PROPRIO UN BEL TIPO. . . |
Gli hanno appiccicato addosso l'etichetta di "brutto ma buono ". Sul buono, anzi ottimo, non ci sono dubbi. Invece, riguardo alla sua bruttezza, da cui il famoso proverbio napoletano " pure 'o scorfano è bello a mamma sua ", nutro molte perplessità.
Secondo me, infatti, è un bel tipo, un tipo tosto, uno di carattere. Un pellerossa dagli occhi blu. . .
E la pasta con lo scorfano è squisita, una assoluta bontà.
E' un piatto anche semplice da preparare, ma intenso nel sapore e nel colore. Intenso, come le rocce infuocate dal sole, delle isole del nostro Sud.
E' un piatto principe della nostra tradizione isolana. Ecco come si procede.
RICETTA :
4 hg di pasta (io ho usato i Cencioni)
6 hg di scorfano
olio, aglio, prezzemolo,basilico,origano.
vino bianco secco
cipolla di Tropea, pomodorini datterini (un po' di polpa di pomodoro)
sale e pepe.
Rosolare lo scorfano in una casseruola con olio, aglio, prezzemolo, basilico, origano, sale e pepe.
Sfumarlo con il vino bianco e farlo cuocere per 15-20 minuti , anche a fuoco coperto.
In un'altra pentola preparare un sugo con cipolla, pomodorini, poca polpa di pomodoro, basilico, sale e pepe.
Prelevare lo scorfano, pulirlo e mettere i filetti a pezzetti, nel sugo preparato. Cuocere ancora 2-3 minuti per amalgamare i sapori e poi far saltare la pasta scolata dentro la padella. Servire spolverizzando con ancora un po' di prezzemolo. E finalmente GUSTARE. . .
. . . MMM SQUISITA ! |
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