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lunedì 30 dicembre 2013

TAVOLE IN FESTA !

" Invitare qualcuno a pranzo vuol dire incaricarsi della felicità di questa persona durante le ore che egli passa sotto il vostro tetto"
Anthelme Brillat-Savarin

UN PICCOLO ALTARINO CON MELINE ROSSE

Una tavola apparecchiata, semplice o opulenta che sia, rappresenta sempre un invito al convivio, all'incontro, alla condivisione. Rappresenta forse il meglio della scena domestica : una piccola promessa di bontà, di cura, di felicità.


PER IL CENTROTAVOLA LE ULTIME ROSE DEL GIARDINO.

E in questi giorni di festa si sente il desiderio di apparecchiare con cura, di rendere la tavola speciale, di sottolineare la gioia di un momento unico.

PORCELLANE CHE RACCONTANO DEL BOSCO

La creatività è determinante : si possono mescolare anche porcellane diverse, meglio se unite da un filo conduttore, e poi bicchieri seri da degustazione, posate in argento o in lega con quella patina così particolare. C'è chi mischia vecchio e nuovo, tinta unita e disegno, design e pezzi storici di famiglia.

ALZATINA CON AGRUMI E ANTICHE CIOTOLE DI FAMIGLIA

Anche piccole cose, basta che parlino al nostro cuore e rendano l'insieme armonioso e festoso.

FRUTTA, SPEZIE E IL VECCHIO BABBO NATALE FATTO DAL NONNO BENIAMINO

Piccoli tocchi aggraziati che diano il senso della festa, che diano il benvenuto agli invitati. Una corona di meline rosse, due cervi che raccontano di fiabe nel bosco, un Babbo Natale rustico di legno, un candelabro con candele accese.
Qualsiasi cosa va bene purchè esprima il nostro stato d'animo, il nostro voler condividere un momento speciale con le persone che ci stanno a cuore.
Così davvero la festa può iniziare . .

UNA COPPIA DI CERVI PER LA TAVOLA DI NATALE DEI BAMBINI


PIU' IMPORTANTE LA TAVOLA DI NATALE PER GLI ADULTI


ANCHE LA TORTA E' DAVVERO SPECIALE. . . 

martedì 24 dicembre 2013

BUON NATALE !



" LA NATIVITA' " di FEDERICO FIORI detto BARROCCIO conservato presso la PINACOTECA AMBROSIANA a MILANO

lunedì 23 dicembre 2013

IL VECCHIO, AMATO PRESEPE DEI NONNI.

"Non esiste separazione definitiva fino a quando c'è il ricordo"
Isabel Allende



LO SCATOLONE DEL PRESEPE.

Ogni anno, quando giunge il momento, e tiro fuori lo scatolone, provo tanta tenerezza e nostalgia. Ecco, ad una ad una, comparire le care, vechie statuine del presepe dei nonni. E' una eredità a cui tengo molto.

SONO LE PIU' VECCHIE  :  NON HANNO ANCORA LE ZAMPE DIVISE MA UN PICCOLO BASAMENTO.
Certi pezzi sono un po' rovinati, e anche quelli intatti hanno addosso la patina del tempo che li rende speciali. E tutti hanno la loro storia, i racconti a cui sono abbinati.

LA LAVANDAIA : UN ALTRO PEZZO STORICO.

Quando ero piccola, la mia statuina preferita era la donnina che portava la veste per coprire Gesù Bambino, altrimenti ignudo ed infreddolito. Ma mi piaceva anche tanto l'arabo che portava le brocche d'acqua perchè mi faceva sognare mondi lontani.

LA DONNA CON LA CAMICINA PER GESU' BAMBINO

Conservo queste statuine gelosamente perchè sono di terracotta e quindi, di questi tempi, introvabili. E poi sono così fragili. Proprio il contrario dei ricordi che invece sono vividi e forti. Infatti, talvolta, certe assenze sono più forti delle presenze. E io sono così tanto affezionata al vecchio, insostituibile presepe dei nonni Elvira e Beniamino.

L'ARABO CON LA SCORTA D'ACQUA.
"Sappiate, dunque, che non c'è nulla di più elevato, di più forte, di più sano e di più utile nella vita che un bel ricordo, specialmente se è un ricordo dell'infanzia, della casa paterna. . . Se un uomo riesce a raccogliere molti di questi ricordi per portarli con sè nella vita, egli è salvo per sempre. E anche se uno solo di questi ricordi rimane con noi, nel nostro cuore, anche quello solo può essere un giorno, la nostra salvezza.
Da "I fratelli Karamazov" di Fedor Dostoevskij

giovedì 19 dicembre 2013

UNA TISANA CALDA NON RISOLVE, PERO' AIUTA!

"Tutto quel che non si mangia, fa bene alla salute"
Guido Ceronetti

UN PLAID ED UN MUG DI TISANA CALDA  :  MAGRA CONSOLAZIONE.

Eccomi qua, a pochi giorni da Natale, bloccata a casa con una di quelle malattie che si definiscono da raffreddamento. Raffreddore (potente), mal di gola (bruciante), mal di testa (intontente), un po' di febbre, occhi gonfi che lacrimano e solo voglia di stare a letto.  Ma come si fa, con tutte le cose che avrei da fare?

ALMENO E' VELOCE DA PREPARARE. . . 

Per accelerare la guarigione non bisogna strapazzarsi, almeno così dicono, e invece bisogna stare al caldo e bere tanto. Il tè dopo un po' innervosisce, il latte è pesante, il caffè bisogna limitarlo, troppa spremuta di arancia fa acidità, il brodo (quello vero) chi ce l'ha? Quindi avanti con le tisane. Sono buone, calde, fanno pure bene e c'è una vasta scelta per tutti i gusti. In più sono veloci da preparare.

SAPORE FRESCO ED AGRUMATO : SI CHIAMA GIARDINO MEDITERRANEO.

Spero di stare meglio prima possibile, e spero che tutto questo bere aiuti. Però un biscottino (leggero?) potrei anche permettermelo. In fondo, anche il digiuno uccide. . .

UN BISCOTTINO NELLA TRADIZIONE VENETA.

lunedì 16 dicembre 2013

QUATTRO PASSI A BASSANO DEL GRAPPA.

"Sul Ponte di Bassano
là ci darem la mano,
noi ci darem la mano
ed un bacin d'amor"

Canto della tradizione popolare.


IL FAMOSO PONTE INTERAMENTE IN LEGNO

Quattro passi a Bassano del Grappa, in una fredda ma splendida giornata di sole. Sono partita da Vicenza con la nebbia ma man mano che mi spostavo la nebbia sempre più si diradava. Qui, in zona pedemontana, si respira già un'altra aria.

PANORAMA DA AMMIRARE

Infatti sul famoso Ponte Vecchio tira sempre una corrente di tramontana che, durante l'estate è estremamente piacevole, ma nelle giornate invernali fa proprio gelare. Però almeno porta il sereno.

EDIFICI STORICI NEI COLORI PASTELLO

Il panorama merita il sacrificio e poi ci si sente invadere da un certo spirito patriottico. Infatti, durante la Prima Guerra Mondiale, di qui passarono le truppe del generale Luigi Cadorna, che marciavano in difesa dei territori dell'Altopiano dei Sette Comuni. Molti, giovani e forti, sacrificarono la propria vita, tanto che poi, in loro onore, il ponte venne anche chiamato "Ponte degli Alpini"

UNA PIAZZA CON I SUOI PORTICI

Già esistente dal 1209, il ponte subì per varie cause, tra cui la piena del fiume Brenta, molti rifacimenti. Ma il progetto fondamentale, che ancor oggi si può ammirare, è del 1567. Opera del grande architetto Andrea Palladio.

IL VESCOVO BENEDICENTE.

Bassano del Grappa è ricca di storia e di fascino e i suoi abitanti sanno sottolineare e valorizzare tutto ciò. Spesso ci sono iniziative sociali, mostre, concerti. E nelle piazze e tra le vie del centro si respira una piacevole vivacità cittadina.

UNA STORICA BOTTEGA DEL PANE.

Non mancano neppure i negozi storici, quelli che nelle grandi città vanno scomparendo, come le vecchie botteghe degli artigiani, i piccoli ateliers, i laboratori artistici.

LA MAGIA DI UN GIRO DI GIOSTRA. . . 

E sempre in clima retrò, non può neppure mancare la antica giostra dei cavalli. Per bimbi che, oltre ai video giochi, sanno apprezzare anche il fascino di un divertimento di altri tempi.

giovedì 12 dicembre 2013

LE ARANCE DI NATALE.

"Il cibo è la forma più primitiva di conforto che io conosca"
Sheila Graham


DIPINTO " LA DESSERTE" di HENRI MATISSE 1896-97 conosciuto anche con il titolo : "TAVOLA IMBANDITA"

Anice stellato, cardamomo, chiodi di garofano, noce moscata, cannella :
sono tutti profumi che accompagnano l'inverno.

FRESCHE, SUCCOSE, SPEZIATE
Queste infatti sono le spezie che vengono usate per profumare il vino che, lasciato sobbollire assieme allo zucchero, quindi evaporato, diventa il caldo e corroborante vin brulè.
Una bevanda tipica di luoghi dove il freddo pungente si fa fortemente sentire.

LO SCIROPPO E' CIO' CHE FA LA DIFFERENZA
Ebbene, poichè il sapore è proprio gradevole, eccolo riportato in versione dessert.
Un dessert molto adatto a chiudere un pasto importante poichè l'acidità della arancia sembra quasi sgrassare ed allegerire le portate precedenti.
Inoltre è una preparazione molto comoda perchè dovendo essere preparata in anticipo risolve il problema della frenesia dell'ultimo momento. Insomma ci si può programmare con calma, certi di un risultato sicuro e gradevole a tutti.

RICETTA : (PER 6-8 ARANCE)
In una casseruola a bordi alti far sobbollire una bottiglia di vino rosso (tipo Grignolino) con circa 250 gr. di zucchero unendi le seguenti spezie : 8 chiodi di garofano, 6 capsule di cardamomo, una piccola stecca di cannella spezzettata, 5 anici stellati, una grattugiatina di noce moscata. Aggiungere anche le bucce (tagliate grosse) di 3 mele non trattate. Si deve lasciar cuocere piano piano, senza coperchio fino ad ottenere uno sciroppo denso e profumato.
Quindi si pelano le arance a vivo, si tagliano a metà e si pongono in una pirofila. Si versa sopra lo sciroppo privato delle bucce ma con tutte le spezie. Si gira spesso per  insaporire bene le arance. Si copre con pellicola e si pone a riposare in frigorifero. E' meglio preparare questo piatto almeno con un giorno di anticipo in modo da permettere agli aromi di mescolarsi ed armonizzarsi per bene. Ritirare per tempo dal frigorifero e servire magari accompagnato da una soffice veneziana.

lunedì 9 dicembre 2013

UNA CIOCCOLATA CALDA. NELLA FREDDA TORINO.

"Non riuscivo a separare la bocca dai bordi deliziosi della sua tazza. Una cioccolata da morire, morbida, vellutata, profumata, inebriante."
Guy de Maupassant

Dipinto di PIETRO MARUSSIG "DONNE AL CAFFE'" 1924 conservato presso il MUSEO DEL NOVECENTO a MILANO.

Quando l'aria si fa pungente e nemmeno più la sciarpa, i guanti ed il cappello riescono a portare conforto, ecco che una cioccolata calda è quanto di più desiderabile si possa immaginare. Un vero, pronto soccorso.

PIU' CONFORTEVOLE DI COSI'. . . 

Diventa un momento di calore, di sapore, di vero conforto. Una dolcezza non solo per il palato ma anche per lo spirito. E perchè no, giunti a questo punto, non fare le cose in grande, con tanto di panna e dolcetti di accompagnamento?

SI SCEGLIE TRA TANTE PRELIBATEZZE. . . 

Quando poi il locale è storico, alla bontà di questa bevanda calda e corroborante, si aggiunge anche la bellezza di un ambiente ricco di fascino, di passato, di tradizione. Qui sembra proprio di celebrare in un rito antico, di concedersi un piccolo privilegio.

PROMETTE BENE UN INGRESSO COSI' DI FASCINO. . . 

Anche l'inverno ha i suoi piaceri e questo è uno di quelli. Non per nulla il cioccolato viene definito "cibo degli dei". Per fortuna, ogni tanto, concesso anche a noi comuni mortali che lo gustiamo con religioso rispetto, assaporandolo piano piano.

ASSOLUTAMENTE MANTENUTA LA PROMESSA!

E dove gustare una perfetta cioccolata calda se non a Torino, città emblema dell'eccellenza italiana in questo settore?  Città elegante e raffinata, prima capitale d'Italia, nonchè capitale italiana del Liberty, dove bontà e bellezza si fondono.

LA MOLE ANTONELLIANA . SIMBOLO DELLA CITTA'.


IL CASTELLO DEL VALENTINO.

giovedì 5 dicembre 2013

MERCATINI DI NATALE.

" Là dove la solitudine finisce, comincia il mercato. . . "
Friedrich Nietzsche


LA LOCANDINA PUBBLICITARIA

Tutti in cerca dell'oggetto giusto : in questo periodo c'è la caccia al regalo.
I mercatini di Natale sono una tradizione antica, tipica del nord Europa ma oramai da lungo tempo, trasportata anche in Italia, in particolar modo nelle regioni del nord. Ultimamente, forse anche a causa della crisi economica, si mescolano un po' i vari generi. C'è il tradizionale mercatino di Natale, con prodotti caratteristici di questo periodo, ma anche quello vintage, quello di modernariato, ma anche i mercatini del riciclo, dell'usato.
A Parigi, mi sembra il giorno di San Valentino, c'è l'usanza di svuotare le soffitte e chiunque può scendere in strada a vendere ciò che non gli serve più. In fondo è un modo intelligente per diminuire lo spreco e per permettere a tutti di fare qualche affare. Sia a chi compra sia a chi vende.

VINTAGE A BASSANO DEL GRAPPA

Infatti si possono fare ottimi affari anche se io, sinceramente,  fatico a distinguere cosa sia davvero vintage da ciò che è solamente vecchio. Perchè  molto spesso viene venduto un po' di tutto, compreso ciò che è scadente, bruttino, passato di moda. Però certi pezzi datati e firmati sono belli ancora oggi e hanno classe da vendere. Ma allora costano tantissimo e a quel punto chissà se ne vale la pena.

SI PUO' TROVARE L'OGGETTO GIUSTO

Ma cercando con pazienza e con un po' di fortuna, qualcosa di carino e di simpatico si trova sempre, anche a prezzo accessibile. Qualche piccola chicca per l'amico che ha già tutto, per il collezionista appassionato.

UN BEL PALAZZO DI CORSO FOGAZZARO

E intanto si girovaga per la città, in una atmosfera festosa e rilassata, in fondo, come si dice, basta il pensiero. Purchè indovinato per la persona che lo riceve, scelto con cura e con affetto.
E magari non dimentichiamo di acquistare anche al Mercato Equo Solidale, perchè fare del bene è il miglior regalo che possiamo fare a noi stessi.

ITALIA - STATI UNITI ANDATA E RITORNO. . . 

E meno male che mi ero riproposta di allegerire il carico di oggetti in casa: . .
C'è poco da fare, le tentazioni sono proprio tentazione ed è difficile resistere!

COME UN AGRUME DI SICILIA. . . 


RITORNANO GLI ANNI 60.











lunedì 2 dicembre 2013

QUESTO PICCOLO GRANDE ALBERO.

" Sul tronco tagliato ieri, un ramo ingenuo continua a mettere le foglie "
Valeriu Butulescu


In un angolo del mio giardino, c'è questo Ginkgo Biloba, un albero ancora giovane, che dovrà crescere molto ancora.  Infatti sembra che queste piante raggiungano i 30-40 metri di altezza ma, per fortuna, la crescita è molto lenta. Dico per fortuna perchè altrimenti avrei problemi di potatura. Ma potare questo albero sarebbe un vero delitto perchè questa specie mal sopporta le mutilazioni tanto che il ramo tagliato si secca e muore.



Eppure è un albero fortissimo e grandioso che è perfino resistito alle radiazioni della bomba atomica a Hiroshima. Molto longevo, è' l'albero sacro a Buddha ed è l'albero più antico che ci sia. E' un fossile vivente. Inoltre è un grande mangiatore di inquinamento, se così si può dire, quindi rende un grande servizio.


Bello da vedere, con una struttura di rami particolare, ha foglie, magnificamente disegnate a ventaglio, che in autunno si colorano di uno splendido giallo intenso. I semi sembrano piccoli frutti e purtroppo pare siano di odore sgradevole ma io sinceramente non ho mai riscontrato questo difetto. Che il mio sia un albero geneticamente modificato?
Nella mia città ve ne sono pochi e io sono felice di ospitare un giovane esemplare nel mio giardino, augurandogli lunga vita. E augurando a me stessa di poter sostare sotto le sue maestose fronde, al riparo dalla calura estiva. Ci vorrà tempo ma, tutto arriva per chi ha la pazienza di aspettare. . .

GINKGO BILOBA IN AUTUNNO A FIRENZE- PARCO LE CASCINE (foto Wikipedia)

giovedì 28 novembre 2013

UNA FETTA DI PARADISO !

" L' Eden è quella vecchia casa
in cui abitiamo ogni giorno
senza sospettare quale sia la sua vera natura,
finchè non la lasciamo"
Emily Dickinson



PASTA FINE CHE SI SBRICIOLA IN BOCCA!


Giornate belle, limpide, piene di mille colori ma, fredde, di un freddo pungente.
E quando si torna a casa, nel tepore e nella confortevolezza che, così tanto, solo la propria casa sa offrire, quanto gradita sorpresa è sentire profumo di torta?


APPENA SFORNATA :  DORATA E PROFUMATA

Il forno acceso dà sempre una piacevole sensazione di focolare, di accoglienza. E non occorre cimentarsi in chissà quale difficile ricetta per assaggiare qualcosa di delizioso. Molto spesso semplice significa anche molto buono.
Il nome di questo dolce, così evocativo, mantiene la promessa. Questa torta dall'aspetto molto comune, ha in verità una pasta molto fine che si sfalda in bocca e delizia il palato. In somma "Torta Paradiso " di nome e di fatto.
Perfetta per l'ora del tè, ma io ancor più, la preferisco accompagnata, per contrasto, da un caffè caldo e amaro. Uno sposalizio davvero felice.

LA PAGINA DEL BEL LIBRO DI RICETTE.

La ricetta l'ho trovata sul bellissimo libro di Anneliese Kompatscher "I dolci" dove tutte le ricette sarebbero da provare.

RICETTA TORTA PARADISO  : (il peso è in grammi)

250 zucchero fine    250 burro   125 farina    125 fecola   4 uova   2 tuorli   1 cucchiaio di rum   scorza grattugiata di limone   1 presa di sale   2 bustine di vanillina.

Lavorare il burro con lo zucchero fino ad ottenere una massa spumosa. Aggiungere uno alla volta i due tuorli, le uova intere, il rum, la scorza di limone, la vanillina, continuando a lavorare. Setacciare insieme la farina e la fecola e incorporarle nel composto. Versare in uno stampo a cassetta precedentemente imburrato e infarinato. Cuocere in forno a 180 gradi per circa 70-80 minuti.
IMPORTANTE : Dopo circa mezz'ora di cottura incidere il dolce per il lungo affinchè si gonfi meglio.
Si possono anche raddoppiare le dosi così da preparare subito due torte, dato che si possono facilmente congelare.

lunedì 25 novembre 2013

UN FRUTTO CHE E' UN GIOIELLO : LA MELAGRANA.

"La fortuna guida dentro il porto anche navi senza guida"
William Shakespeare

" LA MADONNA DELLA MELAGRANA " DI SANDRO BOTTICELLI (1487) conservato presso la " GALLERIA DEGLI UFFIZI " a FIRENZE
La melagrana è bella come un prezioso gioiello , fa bene e in più è anche di buon auspicio. Nonostante ciò è un frutto di stagione forse troppo poco considerato e usato in cucina.

BELLA COME UN GIOIELLO PREZIOSO
In realtà può essere, nelle varie ricette, quel tocco in più che fa la differenza. Differenza non solo per il palato ma anche per gli occhi. Infatti i chicchi, simili a piccole pietre preziose, esaltano qualsiasi piatto, da una semplice insalatina a un arrosto importante.


BELLA E SALUTARE : CONTIENE POTENTI ANTIOSSIDANTI

E specialmente in questo periodo dell'anno, in vista delle festività natalizie, quando non può mancare un tocco di rosso, ma anche per Capodanno quale brindisi benaugurale, un drink a base di succo di melagrana si rivela una scelta originale e gradevole.

UN APERITIVO SUPER- INFORMALE TRA I FORNELLI : MA COMUNQUE APPREZZATO!

Ma tante sono le possibilità di abbinamento, basta lasciarsi tentare dalla fantasia e dalla voglia di sperimentare. E poi, spalanchiamo le porte alla fortuna. . .


LOMBATINA DI CAPRIOLO CON FUNGHI CHIODINI, CASTAGNE, FORMAGGIO MONTE VERONESE E CHICCHI DI MELAGRANA.

RICETTA APERITIVO :
Mescolare (le dosi secondo il proprio gusto) succo di melagrana con poco gin, versare come base in ogni calice e colmare con un Prosecco Brut ghiacciato.