Translate

giovedì 26 settembre 2013

PICCANTE E' BUONO !


"Peperoncini rossi nel sole cocente
polvere sul viso e sul cappello. . . "

da "avventura a Durango" di Fabrizio De Andrè


SEMPRE PRESENTE IN DISPENSA.
Il peperoncino rosso è viene importato in Europa da Cristoforo Colombo, dopo la scoperta dell'America. Ma già nell'antichità era noto il suo uso in cucina. In Messico per esempio sembra essere usato da sempre e il famoso Jalapeno è considerato uno tra i peperoncini più piccanti.

AD ASCIUGARE AL SOLE. . . 


Non tanto quanto l'Habanero che infatti detiene il primato della piccantezza. Molti piatti traggono un grande vantaggio dall'aggiunta di un po' di peperoncino tritato, acquistano carattere. E poi il peperoncino piccante fa anche bene perchè, come tutti sanno, contiene capsicina e capsaicina che sono potenti antiossidanti. E poi sali minerali e vitamine, soprattutto vitamina C.

ULTIME FASI DI COTTURA
Forse non tutti i giorni, ma ogni tanto una scossa di bruciore sul palato, vivacizza e rende particolarmente appetibili quelli che altrimenti sarebbero i soliti cibi. Anche dal punto di vista estetico, un piccolo tocco di rosso, non guasta mai.


COLORATO IL CIBO, COLORATO IL PIATTO.
Questa è una buona e colorata ricetta di gamberi alla messicana. Da servire, volendo esagerare, in un piatto da portata supercolorato. Effetto Messico garantito!

GAMBERI ALLA MESSICANA :

Rosolare in pentola con olio, cipolla e aglio. Aggiungere acciughe, capperi, falde di peperone rosso e verde, poi basilico, prezzemolo, cilantro, origano. Portare a cottura tenendo le verdure croccanti. Quindi aggiungere peperoncino rosso piccante tritato, tocchetti di patata lessa e gamberi. Far insaporire bene il tutto affinchè i sapori vengano ben amalgamati. Quindi servire.

lunedì 23 settembre 2013

L'ESTATE FINISCE QUI, MA I RICORDI NO.


"I diamanti del sole si confondevano con gli zaffiri dell'acqua : parevano due cieli che si incontrassero in una sola tenerezza azzurra, in una calma infinita"
Giulio Bechi

"Grandi vallate basse, ondeggianti, uniformi, s'inseguono sin dove arriva lo sguardo, chiazzate d'ombra, selvagge e deserte"
Grazia Deledda

LA MONTAGNA SPELACCHIATA : UNA PRESENZA FORTE E SELVAGGIA
Poche immagini per tanti ricordi di momenti belli, in Sardegna. La vacanza passa sempre troppo in fretta però, tutto quello che abbiamo vissuto, sperimentato, assaporato, condiviso ci rimane nel cuore per sempre.

SVENTOLA LA BANDIERA SARDA CON I QUATTRO MORI

Un pieno di luce, mare, sole, calore : una sorta di viatico per affrontare il sempre troppo lungo inverno.

PASSERELLA NELLA MACCHIA MEDITERRANEA
Non si possono fotografare la freschezza del mare, il calore del sole sulla pelle, il profumo del vento. . . E' una magnifica sensazione camminare tra il mirto e il lentisco, nella macchia mediterranea.
Profumo si essenze verdi e profumo di mare, mischiati assieme. Profumo inconfondibile di vacanza.


SABBIA FINE A MARE BLU, VERDE, VIOLA.
Ogni anno mi riprometto di ricordarmi tutto questo durante l'inverno, nelle grigie giornate di nebbia o di pioggia per tirarmi su il morale. Ma già lo so, che a quel punto, la mia bella estate mi sembrerà insesorabilmente troppo lontana. Perchè il presente prende sempre il sopravvento. . .

ROMANTICA LA FINESTRELLA DELLA CASETTA.

"IL CARRETTO PASSAVA E QUELL'UOMO GRIDAVA : GELATI"

IL CAFFE' SHAKERATO DEL POMERIGGIO.

LA SCHIUMA DEL MARE

IL PICCOLO CHIOSCO RITIRA TUTTO  PER PAURA DELLA MAREGGIATA

NUVOLONI E DUNE

 IL VECCHIO CARRUBO, IMPERTURBABILE, DI FRONTE AL PASSARE DELLE STAGIONI

ULTIMO SALUTO AL MARE DI SARDEGNA
Spero almeno che non sia un addio, ma solo un arrivederci perchè qui vorrei tornare.

giovedì 19 settembre 2013

ELOGIO ALLA SEMPLICITA'.

"Di tutto conosciamo il prezzo, di niente il valore"
Friedrich Nietzsche


VUOTO, OPPURE CON UNA CANDELA O CON ACQUA E PETALI DI ROSA. . . MI PIACE SEMPRE.

Passeggiando per il centro storico delle nostre città si incontrano palazzi spesso importanti, talvolta austeri oppure barocchi, con i muri segnati dal tempo che raccontano una storia antica.. E dalle finestre illuminate si possono scorgere stucchi preziosi, soffitti a cassettoni, sfarzosi lampadari in vetro di Murano, pareti ricche di libri.  E diciamocelo pure, tutte queste meraviglie non sono il succo della vita, però ci accompagnano nel quotidiano e ce lo rendono migliore, se non altro più bello.

BOTTIGLIA PORTACANDELA CON LIBELLULE.
Sono splendidi gli argenti lucidi, le porcellane pregiate, i cristalli scintillanti, i pezzi di design, le sontuose tappezzerie. Ma spesso io mi affeziono ad oggetti semplici, a cose che forse neppure si notano. Che però a me piacciono tanto quanto quelle preziose.

GRANDE VASO CON I RICORDI DEL MARE. . .
Perchè nella loro disarmante semplicità mi riportano a qualcosa di magico, di poetico, di armonioso. Perchè, se con la mente i ricordi sono belli, con il cuore lo sono ancora di più. E' per questo che, per esempio, sono molto affezionata al vasone di conchiglie e tengo in modo particolare ad una ciotola piena di sassi. Ogni anno, tornando dalla vacanza al mare, ne porto a casa uno e lo aggiungo al mucchio, scrivendo data e luogo. Sarà banale ma, per me rappresentano momenti speciali della mia vita.
La semplicità, fatta di piccole cose, per me è confortevole, rasserenante. E non è poco. . .

IL DISEGNO DI PIETRO :  LA VITA ATTRAVERSO OCCHI INFANTILI.
"L'esser contenti è una ricchezza naturale, il lusso è una povertà artificiale"
Socrate

lunedì 16 settembre 2013

MANTOVA GOURMAND.

""Evviva! E' tornata la domenica. Domenica è sempre domenica.
Con i suoi personaggi con i loro sorrisi e le loro risate, con i profumi, i vestiti nuovi, i culti e le religioni.
Il pranzo della domenica è una goduria, di affetti, risate e buoni sapori, che dopo anni di varie anoressie, stiamo riscoprendo.
Evviva, il pane, il vino, le tovaglie, i rumori di posate, delle chiacchiere e bicchieri, quei sapori e quegli odori, che in nome delle mode, avevamo dimenticato"
Oliviero Toscani


UNA VETRINA DI SOLO GOLOSE MOSTARDE
E' vero, il pranzo della domenica rientra nella più classica tradizione italiana. E' un rito antico ricco di calore e di umanità purchè non diventi un obbligo. Conosco infatti coppie che lo vivono come un incubo, come un impegno a scadenze fisse, a cui non ci si può sottrarre.

SALUMI IN BELLA VISTA. DA ASSAPORARE CON UN CALICE DI GIOIOSO LAMBRUSCO
Forse non hanno torto. . . Infatti il senso della festa è dato dalla novità, dalla libertà di scelta, dall'eccezionalità dell'evento.
Altrimenti anche la festa si trasforma in routine.

TORTELLI PER OGNI GUSTO. . .
Perchè dire tutto ciò in riferimento a Mantova ? Perchè Mantova mi sembra una città che sappia ben esprimere il concetto di tradizione. Quella italiana intendo, con i suoi meravigliosi salumi, con  il grana padano (formaggio emblema dell'Italia assieme al Parmigiano Reggiano) con le paste fatte in casa, con le carni a cottura lenta.

SONTUOSI AGNOLI IN BRODO DI CAPPONE DEL RISTORANTE "IL CIGNO" A MANTOVA.
Per non parlare poi delle paste ripiene. . . Qui i tortelli alla zucca o gli agnoli in brodo sono piatti davvero sontuosi.

LA VETRINA DI UN PANIFICIO.

E poi gli arrosti, i bolliti, serviti con le famose mostarde, per creare quei sapori agrodolci risalenti ancora all'epoca rinascimentale.

PRELIBATO ANTIPASTO CON CESTINO CROCCANTE DI PARMIGIANO RIPIENO DI GELATO AL PARMIGIANO
Come il succulento cotechino o il cappone ripieno, preparazioni che richiedono tempo e pazienza nella cottura ma che ripagano della fatica con la loro squisitezza.

SEMPRE DELLA "LOCANDA DELLE GRAZIE" PRESIDIO SLOW FOOD SEGNALATO DAL GAMBERO ROSSO, L'INSALATA DI CAPPONE : SQUISITA E LEGGERA.
E poi ci sono i dolci, tanti e buoni, paste frolle speciali tra cui la famosa sbrisolona che sa di burro e mandorle. E i dolci a lievitazione lenta come la torta delle rose che pare fatta dagli angeli per come si sfoglia in mano.

IN UN CHIOSCHO VICINO A PALAZZO TE HO ASSAGGIATO QUESTA SOFFICE E FRAGRANTE TORTA DELLE ROSE.
E qui oltre a mangiare bene si beve anche bene. Insomma, Mantova, aih aih, mi ha preso per la gola. . . !

giovedì 12 settembre 2013

A MANTOVA PER LE VIE D'ACQUA.

"Bello era il mondo a considerarlo così : senza indagine, così semplicemente, in una disposizione di spirito infantile"
Da "Siddharta" di Hermann Hesse


GLI OCCHI SI RIEMPIONO DI NATURA. . .
Il fiume Mincio circonda quasi completamente la città di Mantova, formando tre laghi : quello superiore, quello di mezzo e quello inferiore. Per gettarsi poi nel fiume Po.
Navigare in queste acque, immersi nella natura,  trasmette una sensazione di pace e di serenità. Lo scenario è di struggente bellezza, nel quasi unico colore verde in tutte le sue tonalità e sfumature.  Regna il silenzio e solo, di tanto in tanto, si può udire qualche verso di uccelli.

Il servizio dei barcaioli è efficiente e ben organizzato. Navigando con il barcone si può godere del sole e della fresca brezza, ammirando ambienti diversi : quello lacuale, quello palustre e quello fluviale.
 
IL ROSSO DEI TETTI IN LONTANANZA E IL VERDE DELLA NATURA ATTORNO.
Qui fioriscono le ninfee bianche e gialle, le castagne d'acqua e i fiori di loto. Questi ultimi nel pieno dell'estate offrono al visitatore una spettacolare fioritura  in tutte le sfumature del rosa. Si sviluppano qui in una maniera impressionante, innalzando le loro enorni foglie tondeggianti fino ad un metro sopra il pelo dell'acqua. Davvero uno scenario spettacolare!


L'INCONTRO CON UN ALTRO BARCONE
Si possono incontrare famigliole di cigni, ma anche aironi, cormorani, folaghe ed altri esemplari di fauna palustre.

SEMBRA FELICE LA FAMIGLIOLA DI CIGNI
LO SPETTACOLO GRANDIOSO DELLE DISTESE DI FIOR DI LOTO
E navigando, navigando, si scende ai bordi di un'area verde per arrivare poi in un ampio piazzale dove si trova il Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie, nella frazione Grazie di Curtatone. In stile gotico lombardo, questa chiesa ha subito molti rimaneggiamenti, ma si presenta al visitatore come una chicca, un'opera curiosa ed originale. Già nel 1200 sorgeva qui un altarino alla Madonna per la devozione dei pescatori.

Ma poi nel XIV secolo Francesco Gonzaga volle erigere una vera chiesa per grazia ricevuta, poichè la Madonna aveva liberato la città dall'epidemia della peste. Anche Giulio Romano contribuì ad arricchire e abbellire questa chiesa. E intanto la fama di questo luogo sacro si faceva sempre più vasta e tante persone venivano qui per pregare e per chiedere una grazia.

SALVATO DALLA CADUTA NEL POZZO PROFONDO
Infatti l'originalità di questo santuario consiste proprio nelle 80 nicchie in file parallele, contenenti statue-manichini quali ex-voto. Le statue, in arte povera, vogliono esprimere lo scampato pericolo e la gratitudine per la grazia ricevuta.

SALVATO DALLA GHIGLIOTTINA
Durante l'invasione napoleonica, buona parte dei tesori della collezione di ex-voto venne trafugata ed il materiale della ricca biblioteca distrutto.

UNO DEI TANTI QUADRETTI PER GRAZIA RICEVUTA

Oggi le statue rimaste sono circa una quarantina e la sacrestia ospita una serie di quadretti ex-voto dal tratto semplice, diretto, naif.
ANCORA UNA GRAZIA RICEVUTA.
L'ALTARE DEDICATO ALLA BEATA VERGINE MARIA DELLE GRAZIE
In questo luogo il culto mariano è molto radicato e infatti, ancor oggi,  per il giorno dell'Assunta (15 agosto) qui si tiene una grande festa e nel grande piazzale i madonnari fanno a gare per vincere "Il gessetto d'oro".
Una manifestazione  molto interessante che attira ogni anno sempre più visitatori.

lunedì 9 settembre 2013

A MANTOVA PER IL FESTIVAL DELLA LETTERATURA.

"Leggere, come io l'intendo, vuol dire profondamente pensare"
Vittorio Alfieri

PAZIENTEMENTE IN CODA. . .

Mantova  citta d'acque, cultura, arte e natura : questo è uno slogan promozionale,  ma è tutto vero. Non per niente Mantova è patrimonio mondiale dell'UNESCO.  E durante il Festival della Letteratura Mantova diventa ancora più bella. Ogni angolo della città parla di libri e di scrittori. C'è fermento, vivacità, passione.

L'INCONTRO CON SALVATORE SETTIS E TOMMASO MONTANARI
Gli abitanti dimostrano un grande interesse tanto da rimanere in coda pazientemente pur di accedere ad un convegno , ad un incontro con gli scrittori.  In questo caso l'incontro con gli autori si è tradotto in un accorato appello rivolto a noi cittadini. Un invito a risvegliare le coscienze difronte all'incuria, da parte di chi ci governa, verso il nostro patrimonio artistico, il nostro territorio. Patrimonio comune che lentamente ma inesorabilmente, per puri interessi economici di pochi, viene sacrificato, viene svenduto. Un invito ad impegnarsi, con occhio attento a quanto scritto nella nostra Costituzione, per il bene comune.

INNUMEREVOLI LE BANCARELLE DI LIBRI

Ma poi c'è pure una valanga di turisti, italiani e non, che elettrizza ancor di più l'elegante centro storico di questa, altrimenti placida città.

OVUNQUE CHIOSCHI A TEMA


LA ROTONDA SI SAN LORENZO RISALENTE AL XI SECOLO.

Mantova rimase per circa tre secoli sotto il Ducato dei Gonzaga e infatti la città molto racconta di questi suoi grandi protagonisti.


OMAGGIO AI GONZAGA. . .

Ma Mantova è anche la patria di Virgilio e del Mantegna e inoltre proprio qui venne ambientata l'opera verdiana "Rigoletto"

OMAGGIO A VIRGILIO. . .

RIESUMATO UN ANTICO ORGANETTO.
Appena fuori dalla città sorge lo splendido Palazzo Te, creato da Giulio Romano nel XVI secolo per la famiglia Gonzaga.Qui le opere d'arte si uniscono all'architettura per creare effetti di grande impatto. A questo proposito sono da ricordare la Sala dei Giganti e la Sala di Amore e Psiche. In questo periodo è visitabile una straordinaria installazione dell'artista Alfredo Pirri che con un gioco di specchi a pavimento, in parte frantumati, trasmette nel visitatore una vertigine, un fulmineo senso di smarrimento. Infatti la preziosità del soffitto viene riflessa sul pavimento in un effetto quasi stordente. Un accostamento tra antico e moderno di forte impatto e di grande emozione.

TROPPO POCO UNA SOLA FOTO PER MOSTRARE LO SPLENDORE DI PALAZZO TE. . .
E quando giunge sera la Mantova gourmand sa offrire il meglio di sè, con tavolini all'aperto nelle eleganti piazze e una ricca proposta culinaria nel rispetto della migliore tradizione. Anche questo un ottimo motivo per visitare Mantova.

PIACEVOLISSIMA CENA ALL'APERTO NELLA SUGGESTIVA PIAZZA DELLE ERBE.