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giovedì 30 maggio 2013

LA ROSA PIERRE DE RONSARD.

"Vivete, se volete credermi, non aspettate domani. Cogliete fin da oggi le rose della vita."
 da "Sonetti per Elena" di Pierre de Ronsard.

ROSA PIERRE DE RONSARD  ( MEILLAND - FRANCIA 1987 )

Vorrei salutare il mese di maggio rendendo omaggio a questa magnifica rosa. Eppure, ma forse sbaglio, mi par di capire che questa rosa sia un po' snobbata dai puristi che discutono nei forum di giardinaggio, in quanto non si tratta di una rosa antica, bensì di una rampicante moderna.
E' vero che le rose antiche hanno una bellezza ed un fascino del tutto particolari, ma non per questo si deve essere prevenuti su prodotti relativamente recenti, nati da sforzi e ricerche di ibridatori appassionati.
Anche perchè questa rosa, secondo me, è davvero bellissima.
Gode di  grande successo, é  infatti molto richiesta e viene coltivata in tanti giardini. Meritatamente.
Infatti ha il fascino (per forma e colore) delle rose antiche ma anche i vantaggi ( buona rifiorenza e resistenza alle malattie) delle rose moderne.


ACCOSTATA ALLA ROSA BARONNE EDMOND DE ROTHSCHILD  (MEILLAND - FRANCIA 1969)


E' una rosa generosa che, con la sua profusione di fiori, regala luce al giardino e coltivarla dona felicità perchè ripaga ampiamente delle cure che le vengono praticate. Dalla primavera fino ai primi geli si possono raccogliere boccioli, anche se, dopo la prima fioritura, il loro colore un po' sbiadisce. Ma quella forma, così sfogliata, rimane inalterata ed è una vera bellezza. E' una rosa adatta ai climi caldi perchè con il freddo o, peggio, con la pioggia e l'umidità tende ad appallotolarsi e a non sbocciare mai del tutto.Ma, nel luogo adatto, la fioritura è pura gioia per gli occhi.

SUL TAVOLO DELLA CUCINA
"Una rosa, è una rosa, è una rosa"
Gertrude Stein



Il nome di questa rosa francese vuole essere un omaggio al poeta francese Pierre de Ronsard (1511-1585) denominato "il principe dei poeti".


RITRATTO DI PIERRE DE RONSARD (foto Wikipedia)

lunedì 27 maggio 2013

UNA RICOTTA DA RE !

" Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene"
Virginia Woolf


UNA CORONA REALE  (foto Wikipedia)


(foto Caseificio Longo)

L'altra mattina, pur sotto la pioggia battente ( aiuto, non se ne può più. . . ) sono ugualmente andata al mercato. Alla bancarella dei formaggi, una delle mie preferite, la sempre gentile signora che serve, mi ha proposto un assaggio : la ricotta reale.
Viene prodotta nella tenuta di caccia Reale del Gran Paradiso, con un metodo antico già in uso ai tempi dei Savoia. Non c'è che dire, proprio un formaggio da re!
Di latte vaccino ed ovino, avvolta nella caratteristica garza, è una ricotta morbida e dolce, puro velluto per il palato.
Di ricotta, nella mia vita, ne ho mangiata parecchia, però mai buona come questa. Davvero deliziosa,  delicata ma gustosa, ben si presta ad abbinamenti sia dolci che salati. Il vero nome credo sia Seirass piemontese.
Si tratta proprio di un prodotto di antica tradizione e di alta qualità, insomma un formaggio d'eccellenza. Penso sia molto noto in Piemonte, ma poco conosciuto qui in Veneto. Certamente per me, una vera ottima scoperta.



E così tornata a casa, giusto per l'ora di pranzo, mi sono inventata lì per lì una pastasciutta con un po' di soffritto di cipolla, pancetta a piccoli dadini, prezzemolo tritato. Poi saltati i maccheroni in padella, ho aggiunto la ricotta a freddo e cosparso un trito di mandorle. Waooo : fast and good !




http://caseificiolongo.it/prod-seirasspiemontese.php

giovedì 23 maggio 2013

NONOSTANTE LA PIOGGIA.

"La primavera inebriava il cielo, che ne era stordito e si copriva di nuvole"
dal film "Il dottor Zivago"


ATTORNO ALLA CASETTA DEI CONTATORI : ROSA "ANGELA" (KORDES, GERMANIA 1984)  E  ROSA "LAVENDER DREAM" (INTERPLANT, PAESI BASSI 1984)

Si aspettano tanti mesi, si dedicano cure premurose, tempo ed energie per assaporare poi il piacere della fioritura.
In giardino, nulla avviene per caso, le piante trascurate spesso si intristiscono e muoiono, proprio come le persone. Che tristezza perciò vedere, dopo tanto lavoro, come la pioggia battente di questi giorni abbia, per buona parte, rovinato la fioritura di tante piante. Tanti petali a terra, arbusti prostrati, peonie distrutte. . .
Ma qualcosa resiste, specialmente certe rose sfidano coraggiosamente il cattivo tempo e appena compare un raggio di sole risplendono, nonostante tutto, nella loro bellezza.


L'IRIS GERMANICA ANCORA RICOPERTO DI GOCCE DI PIOGGIA.

"La bellezza non è nei colori ma nella loro armonia."
Marcel Proust


 RESISTE LA ROSA RAMPICANTE "CRIMSON GLORY" :  FIORI A COPPA ROSSO VELLUTO MOLTO PROFUMATI. (MILLAR  USA 1941)



STUPENDI BOCCIOLI BAGNATI DELLA ROSA  "LA REINE VICTORIA" (SCHWARTZ, FRANCIA 1872)

lunedì 20 maggio 2013

" SOTTO LA PIOGGIA "

" Non può piovere per tutta la vita "
da "Cent'anni di solitudine" di Gabriel Garcia Marquez



Siamo a maggio ma sembra di essere a novembre. Non ho ricordi di una pioggia così battente, così incessante, così insistente come quest'anno. Ho sempre amato la pioggia per quel suo mondare, dissetare, purificare la Terra. Per l'aria fresca, pulita che porta con sè. Dalla leggera pioggerellina di marzo al turbolento temporale estivo , ho sempre trovato sublime quel cadere di gocce dal cielo. Ma ora sono stanca : tre giorni di pioggia e mezza giornata di sole. . .  Ardentemente desidero il sole. Il famoso " 'O sole mio" della bella canzone napoletana. Mi sa che sto diventando metereopatica. La mutevolezza del tempo atmosferico diventa mutevolezza dell'animo umano? Anche perchè non sempre ci si sente nello spirito dannunziano da "La pioggia nel pineto".
Però, forse, sarebbe meglio guardare in positivo, vedere il lato bello della stessa medaglia, scoprire qualcosa di buono anche in questi giorni così uggiosi. . .


(foto arezzometeo.com)


". . . Sotto la pioggia batte forte il cuore
ma la pioggia non ci bagna
e due ragazzi con il loro amore
stan cercando una speranza
sotto la pioggia
stanno scaldando quella colomba.
E pian piano volerà sulle nazioni e le città,
sotto la pioggia
sopra gli oceani e le bandiere, sopra le grandi ciminiere,
sotto la pioggia. . .
I due ragazzi stanno già guardando il sole
e la sera è una speranza
sotto la pioggia."
da "Sotto la pioggia" di Antonello Venditti


Proverbio italiano : "Quando piove a S.Filippo (26 maggio) il povero non ha bisogno del ricco."


" Un acquazzone impartisce i suoi insegnamenti.  Se la pioggia vi sorprende a metà strada, e camminate più in fretta per trovare un riparo, nel passare sotto alle grondaie o nei punti scoperti vi bagnerete ugualmente. Se invece ammettete sin dall'inizio la possibilità di bagnarvi, non vi darete pena, pur bagnandovi lo stesso. La stessa disposizione d'animo, per analogia, vale in altre occasioni."
Yamamoto Tsunetomo

"Tu dici che ami la pioggia, ma quando piove apri l'ombrello. Tu dici che ami il sole, ma quando splende cerchi l'ombra. Tu dici che ami il vento, ma quando tira chiudi la porta. Per questo ho paura quando dici che mi ami."
William Shakespeare

"Mi piacciono gli odori che la pioggia risveglia : il legno, l'erba, la terra, lo sterco, le foglie, tutto rivive."
da " Non tutti i bastardi sono di Vienna" di Andrea Molesini

venerdì 17 maggio 2013

RISOTTO PROFUMATO AL SAMBUCO.

" Chi cerca di possedere un fiore, vede la sua bellezza appassire, ma chi lo ammira in un campo, lo porterà sempre con sè. Perchè il fiore si fonderà con il pomeriggio, con il tramonto, con l'odore della terra bagnata e con le nuvole dell'orizzonte."
Paulo Coelho


Che bell'arbusto il sambuco! Spesso segna i confini tra città e campagna. Cresce spontaneo lungo gli argini dei fiumi, delle rogge e fiorisce a maggio, cioè nel mese più bello dell'anno. Anche se quest'anno, qui in Veneto,  è un maggio molto anomalo. . . freddino e molto piovoso.
Le foglie del sambuco non hanno un odore gradevole, invece i suoi fiori, che si aprono ad ombrello, aerei e leggeri, emanano un profumo delicato. Per questo sono usati anche in erboristeria e pure in cucina.
Il fiore di sambuco secco è protagonista di un dolce tradizionale, il "pan de mein"  molto conosciuto in Lombardia. Ma l'utilizzo più consueto dei fiori freschi è nella preparazione di uno sciroppo che poi, diluito in acqua, diventa una salutare e dissetante bevanda, apprezzata soprattutto d'estate. Inoltre si friggono i fiori, dopo averli passati nella pastella, per ottenere le classiche frittelle.
Poichè è meglio utilizzare i fiori appena dischiusi, bisogna coglierli all'inizio della fioritura.
E proprio in questo periodo, poichè trovo bello sottolineare il passaggio delle stagioni, io preparo con questi fiori, il risotto profumato al sambuco.




Per ottenere un buon risotto è bene adoperare un tegame largo perchè così il riso cuoce e si insaporisce in modo più omogeneo. In un'altra pentola  si fanno sobbollire le ombrelle dei fiori di sambuco, eliminando il più possibile le parti verdi, in un brodo di carne bianca. Intanto si prepara, nel tegame, un soffritto con olio, scalogno (io questa volta ho usato poca cipolla di Tropea) e piccoli dadini di pancetta.
Poi si versa il riso, lo si fa tostare, si sfuma con vino bianco secco ma aromatico (Tocai o Traminer) e si porta a cottura, pian piano, mescolando spesso e allungando con il brodo profumato ai fiori. Si deve cercare di mantenere il risotto "all'onda", cioè non troppo asciutto ma, morbido e cremoso.
A fine cottura , a fuoco spento, si manteca con una noce di burro e una generosa manciata di Parmigiano. Si spolverizza con un trito di erbe aromatiche (maggiorana, timo, pochissima menta, erba cipollina). Giusto per un tocco di freschezza in più.
 


lunedì 13 maggio 2013

COLAZIONE ALL'AMERICANA.

"La speranza è buona come prima colazione, ma è una pessima cena."
Francis Bacon

TUTTA L'ENERGIA DI NEW YORK CITY.


Il pasto che preferisco è forse la prima colazione. Certo, fatta in un certo modo, con calma e serenità.  Non sempre è possibile, spesso si è in ritardo tra confusione, ansia  e un certo fuggi-fuggi generale. Ma quando c'è un po' di tempo, per esempio nel fine settimana, in un clima rilassato, è proprio piacevole potersi godere questo momento. E nella bella stagione, facendo colazione in giardino, tra il profumo dei fiori e dell'erba, il piacere raddoppia. Nella mia famiglia è quasi sempre una colazione all'italiana, ma a volte capita di mangiare più abbondantemente, magari con  vari assaggi, e allora ci si sente sazi  e pieni di energia per molte ore, tanto da limitare poi, ad una piccola cosa, il pranzo.
E così domenica mattina, abbiamo voluto rendere omaggio a Pier e Mariù, che ci hanno fornito (direttamente da NYC) una semplice ma buonissima ricetta per fare i pancakes per una vera colazione all'americana. Naturalmente non può mancare lo sciroppo d'acero, ma queste morbide focaccine si possono arricchire anche con frutti di bosco essiccati, marmellata, granella di nocciole, cioccolato. Insomma si può abbinare ciò che si preferisce.
Addirittura noi, avendone avanzati, abbiamo mangiato quelli rimasti, a pranzo come antipasto, abbinati a scaglie di pecorino e foglie di rucola oppure a fette di salame. Sono ottimi in entrambi i casi,  sia con il dolce che con il salato. Provare per credere. Non per niente sono sempre presenti nel  "brunch".


TUTTA L'ENERGIA DELLA PRIMA COLAZIONE.



RICETTA PANCAKES : PER CIRCA 10-12 PEZZI.

15 g. burro   100 g. farina   2 cucchiaini rasi di lievito per dolci   mezzo cucchiaino di bicarbonato   un pizzichino di sale, 15 g. di zucchero   90 ml di latticello ( composto da latte e limone nelle proporzioni: 250 ml di latte ed un cucchiaio di succo di limone)    1 uovo intero   olio per ungere la teglia    sciroppo d'acero per servire.  

Mescolare in una ciotola la farina, lo zucchero, il bicarbonato, il lievito, il sale e in un'altra ciotola sbattere l'uovo con il latticello ed il burro fuso tiepido. Versare gli ingredienti liquidi nella ciotola della farina amalgamando bene. Non lavorare troppo l'impasto perchè altrimenti i pancakes diventano gommosi.
Versare in una teglia una di olio, aiutandosi con un mestolino, piccole dosi di composto. Aspettare che la parte superiore formi piccoli crateri e girare i pancakes dall'altra parte e portarli a cottura. All'inizio tenere la fiamma più alta, poi abbassare altrimenti bruciano.
Servirli tiepidi, irrorati di sciroppo d'acero, secondo i propri gusti. Let's enjoy the American breakfast!

venerdì 10 maggio 2013

FIORI BIANCHI.


"Chi non ha pane, ma compera fiori, è un poeta."
Proverbio turco.

LUSSUREGGIANTE VIBURNUM OPULUS

IN DIALETTO VENETO QUESTO FIORE VIENE CHIAMATO "PUINA" CIOE' RICOTTA.
In un giardino la scelta dei colori è ovviamente determinante. Gli esperti ci dicono che ad ogni colore corrisponde una sensazione ben precisa. Questo ci invita a prestare quindi una grande attenzione nell'acquisto delle piante da fiore affinchè il risultato finale sia armonioso.

COME UNA CASCATA LA SPIRAEA VANHOUTTEI


SEMBRA UN PIZZO IL FIORE DEL VIBURNO PLICATUM WATANABE

Bisogna andare cauti con il colore rosso perchè, pur essendo energizzante, tende ad appesantire e incupire il giardino.
Il rosa invece, in tutte le sfumature, crea gioia, euforia. Il giallo solarità e allegria. L'azzurro dona calma e relax ma, essendo un colore freddo, può trasmettere malinconia. Il bianco illumina e trasmette freschezza.

AL PIEDE DELL'AZZERUOLO CANDIDE PEONIE.


PHILADELPHUS : UNA CASCATA DI BIANCO PROFUMO.
Ecco perchè viene spesso utilizzato negli angoli più ombreggiati e più scuri del giardino. Ha sempre un gran effetto rasserenante e soprattutto, mentre gli altri colori all'imbrunire quasi spariscono, il bianco risalta. Dà veramente luce al giardino oltre che molta raffinatezza.  Per tutti questi motivi, io trovo che un giardino di anche solo tutti fiori bianchi possa essere molto elegante e di grande effetto.I fiori bianchi sono perfetti abbinati al colore caldo della pietra e si addicono anche nei recuperi e nelle ristrutturazioni di antichi palazzi o vecchi edifici. Insomma, dalla campagna al centro storico, sono sempre una ottima scelta.

PROFUMATE VIOLACIOCCHE IN VASO.
COPIOSA FIORITURA DELL' AZALEA.

lunedì 6 maggio 2013

SAKURA


"Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata.
dal film "L'ultimo samurai"

SUBLIME BELLEZZA.(foto iltag.it)
Sakura in giapponese significa ciliegio ed evoca così tanta bellezza da essere uno tra i nomi più gettonati per le bambine.
In questo periodo in Giappone è esplosa la primavera e di conseguenza l'antico rito denominato "HANAMI". che significa "ammirare i fiori". E' un momento di gioia collettiva, di magia , un misto di euforia e poesia, di frenesia e di incanto che coinvolge tutti. Le persone si riversano nelle strade, nei parchi, all'aperto, ovunque si possano ammirare queste impalpabili nuvole di colore e di profumo. In città i colori si riflettono sulle vetrate dei grattacieli o spiccano nel verde dei parchi. Ma ancora vi è l'usanza di andare in campagna per il classico pic-nic.
Penso che lo spettacolo sia davvero commovente e mi piacerebbe almeno una volta nella vita poter partecipare a questa festa collettiva.
Ma nella mia mente si affaccia, amara,  una domanda. Come possono tanta armonia, tanta bellezza e tanta grazia non stridere al pensiero che solo qualche mese fa (a febbraio), in Giappone siano state praticate tre esecuzioni capitali? ! In piazza, con il metodo dell' impiccagione.
Come può un paese così avanzato, ricco di tradizione e di spiritualità, di cultura e di bellezza sopportare che ancora oggi venga eseguita la pena di morte?
Non ci sono giustificazioni. Infatti le statistiche dimostrano che dove vige la pena capitale  non vi è affatto diminuzione della violenza e del crimine. Anzi è esattamente il contrario. Mai e poi mai si può vincere la violenza rispondendo con altrettanta violenza.
La vita è sacra e nessun uomo può decidere di toglierla ad un altro uomo, neppure attraverso la legge.
Speriamo perciò che un giorno tanta armonia e bellezza di questo grande paese, possano non venire intaccate da questa ombra nera, orrenda e insopportabile che è la pena di morte.


ARCHITETTURA DI AVANGUARDIA E POESIA DELLA NATURA.(foto turismo.it)

giovedì 2 maggio 2013

UNA VILLA E UNA MOSTRA.


"Ci son pittori che dipingono il sole come una macchia gialla, ma ce ne sono altri che, grazie alla loro arte e intelligenza, trasformano una macchia gialla in sole"
Pablo Picasso



Villa Contarini a Piazzola sul Brenta ospita una mostra (fino al 30 giugno) dedicata alle opere tardive di Virgilio Guidi (1891 - 1984), pittore-poeta nato a Roma, ma dal 1944 vissuto a Venezia. Il fulgore di questa villa fa così da cornice alle opere di questo artista sempre teso a ricercare la luce perfetta.

La Villa sorge sui resti di un castello fortificato intorno all'anno Mille. Nel tempo ha subito vari rimaneggiamenti ma rimane ben visibile lo splendore eclettico dell'Ottocento. Attualmente è spesso sede di concerti, mostre, eventi culturali e la Regione Veneto è costantemente impegnata nella sua valorizzazione.



Alcuni particolari dei dipinti esposti. Plasticità di luce-forma-colore. E movimento.