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giovedì 29 gennaio 2015

VISITA ALLA PINACOTECA DI BRERA.


" Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere d'arte per guardare la propria anima."

George Bernard Shaw




Florilegio dell'arte pittorica italiana da Caravaggio a Mantegna, Raffaello e Tintoretto, la Pinacoteca di Brera è articolata in 38 sale, con opere disposte secondo un ordine cronologico.




La Pinacoteca infatti custodisce opere dei maggiori artisti italiani dal XIII al XX secolo,


Il palazzo fu eretto tra la fine del XVI e il XVII secolo per i Gesuiti che ne fecero un polo culturale con una prestigiosa scuola, la biblioteca e l'osservatorio astronomico.


Due scale gemelle conducono all'ingresso della Pinacoteca, al primo piano.


Molte delle opere esposte provengono dalle chiese soppresse alla fine del Settecento.



Infatti vi è un trionfo di pittura a tema religioso e, in particolare, si possono ammirare numerose splendide Madonne con Bambino.



L'esposizione della pinacoteca favorisce la lettura delle maggiori scuole italiane: dalla veneta, alla lombarda, alla scuola del centro Italia.


Riporto di seguito alcune foto di dipinti che mi hanno particolarmente colpito. Ma ammetto di non essere riuscita a fotografare altre opere, intimidita dalla loro grande bellezza e fama. Mi riferisco, per esempio, al "Cristo morto" del Mantegna, allo "Sposalizio della Vergine" di Raffaello, alla "Cena in Emmaus" di Caravaggio, alla "Pala Montefeltro" di Piero della Francesca.

"MADONNA COL BAMBINO" di GIOVANNI BELLINI

Tutto ciò che posso dire è che questo luogo è senza dubbio meritevole di visita, inoltre ha il grande pregio di non essere costantemente, eccessivamente affollato.

" MADONNA COL BAMBINO E UN CORO DI CHERUBINI" di ANDREA MANTEGNA

Infatti sono rimasta stupita ed ammirata vedendo un papà e il suo bambino, seduti sulle poltroncine davanti ad un quadro famoso.

" SANTO STEFANO TRA I SANTI AGOSTINO E NICOLA da TOLENTINO"di FRANCESCO BISSOLO

Il bambino, dotato di fogli e pastelli, a modo suo dipingeva ciò che vedeva.

" L'ASSUNZIONE DELLA VERGINE" di LORENZO LOTTO

Mi hanno detto di essere ospiti fissi, la domenica mattina, poichè il bambino richiede, a gran voce, questo suo quasi diritto.


DOPPIA LOGGIA A SERLIANE CHE CIRCONDA IL CORTILE


Probabilmente è così che si fa, l'arte va apprezzata fin da piccini, perchè molte volte, poi, è troppo tardi.



Nel pomeriggio, il treno preso poco prima dell'imbrunire, per ritornare a casa, mi riporta al mio mondo concreto, già così lontano da questi scenari di grande bellezza.


"IL BACIO" di FRANCESCO HAYEZ


Ma nella mia mente corre il pensiero di quanto sia bella l'Italia, da nord a sud, da est ad ovest.
E rivedo l'opera di Francesco Hayez : "Il bacio". Patriottico e sentimentale, è simbolo dell'ottimismo seguito all'unificazione d'Italia.
Ottimismo raro, ma probabilmente indispensabile, anche ai giorni nostri. . . 

lunedì 26 gennaio 2015

DOMENICA MATTINA A BRERA.


" E' una brezza leggera
che l'aria un momento ebbe
e che passa senza avere
quasi avuto bisogno di essere. . . "

Fernando Pessoa





La sera, mentre esco dalla mostra di Palazzo Reale, lo sguardo cade immediatamente sul Duomo che, scintillante, appare in tutta la sua bellezza.




Poi Via Torino e zona Colonne di San Lorenzo, per cenare.




La mattina dopo, domenica, la giornata inizia con una sontuosa colazione, alla luce di uno sfavillante lampadario a gocce di cristallo, tra specchi e vetrine colme di dolcezze di ogni tipo.




La colazione al bar è un piccolo lusso che mi piacerebbe concedermi più spesso, ma, anche causa la pigrizia, in realtà, mi capita raramente.




Subito dopo, in un clima invernale, ma a tratti mite grazie ad uno squarcio di sole, inizia il mio girovagare per Milano, più precisamente in zona Brera.





Tradizionale quartiere bohemien, Brera è forse la zona di Milano che preferisco.



Dopo Corso Garibaldi e Via Mercato, così piacevoli da percorrere, ci si inoltra tra strade strette, acciottolato e bei palazzi dove si respira quella atmosfera artistica, chic e vagamente retrò, tipica di Brera.




E' un quartiere molto animato, ricco di locali storici e frequentato da artisti e musicisti di strada.




Mentre mi aggiro incuriosita tra le bancarelle del mercato d'antiquariato (specializzato in orologi) la voce calda e melodiosa di una musicista di strada, magicamente accompagna le struggenti note di " Lili Marlene"


BANCARELLE AL MERCATO D'ANTIQUARIATO


Proprio mentre dono la mia moneta, una signora (poco informata ?) chiede di smettere di suonare questa canzone "filonazista".


ROMANTICO E RAFFINATO L'ATELIER DELLA STILISTA LUISA BECCARIA


Forse la signora non sa che questa canzone deriva da una raccolta di poesie dal titolo : "Die Harfenorgel", che fa parte di un poemetto decisamente antibellico.
" Lili Marlene" è semplicemente considerata "la canzone dei soldati al fronte" e, proprio per questo, assai degna di rispetto.


CAIPIRINHA E ABILE FUSIONE DI SAPORI GIAPPONESI E BRASILIANI DA TEMAKINHO 


Comunque la musica finisce, ma il mio girovagare per Brera, invece, continua. I posti interessanti sono tanti e volendo fare shopping, non c'è che l'imbarazzo della scelta.




E' infatti un quartiere molto eclettico, dove convergono stili e gusti diversi, da quello tradizionale fino a nuove, allettanti proposte.


LA MERAVIGLIA DI UN BICCHIERE NELLO SHOWROOM DI MARIO LUCA GIUSTI-FIRENZE


Come questo splendido negozio che ha reso la plastica un lusso, in un tripudio di forme e di colori, da restare davvero incantati.




Molto infreddolito, questo fico d'India invita il passante ad entrare nel locale dove, a prezzi modici, vengono proposti piatti tipici della cucina siciliana.




Simpatici questi tavolini tipo bistrot dove, con un po' di coraggio considerata la stagione, si può pranzare all'aperto.




Belle e ricercate le insegne dei negozi, di ogni genere, per tutti i gusti.



QUI UNA SELEZIONE DEI MIGLIORI PROSCIUTTI E SALUMI ITALIANI.


Luoghi non scontati, non così convenzionali, vengono sfruttati per eventi anche importanti. Per esempio, nella foto che segue si sta smontando l'allestimento di una sfilata di moda. Forse in un ex magazzino ?




Intanto, in una folata di vento, avverto un profumo buono, gentile, fiorito.
Arriva da un negozio specializzato in profumazioni per la casa, per l'ambiente. Un negozio bello ed elegante dove vorrei entrare, ma mio marito, con una scusa mi chiama da un'altra parte. Mi rendo conto che ha ragione, visto che ho già fatto qualche compera.



Camminando e curiosando arrivo, infine, all'ingresso della Pinacoteca di Brera. Luogo di eccellenza, da non perdere assolutamente durante una visita a Milano.
Ma di questo parlerò nel prossimo post.




giovedì 22 gennaio 2015

IL POETA DELLA PITTURA

" Le due, le tre del mattino. Il cielo è blu. Sorge il giorno. Laggiù, poco oltre, si sgozzava il bestiame, le vacche muggivano e io le dipingevo. Vegliavo così per notti intere."

Marc Chagall



La città di Milano ospita, nella prestigiosa sede di Palazzo Reale, la più grande retrospettiva, mai dedicata in Italia, a Marc Chagall. Questi sono gli ultimi giorni possibili per visitare la mostra che infatti chiuderà l'1 febbraio.



Con più di 220 opere in esposizione, questa mostra conduce il visitatore lungo tutto il percorso artistico compiuto da Chagall. Uno dei pittori più amati del Novecento.


Il suo stile unico è caratterizzato dalla fusione delle tre culture a cui egli appartiene : quella ebraica, quella russa e quella francese.

COSTUMI PER IL TEATRO (DIPINTI DA CHAGALL, CUCITI DALLA MOGLIE BELLA)

Infatti nei suoi dipinti si trovano riferimenti alla sua cultura ebraica  ma anche elementi tratti dalle favole, dalle leggende popolari russe inoltre si percepiscono contaminazioni delle avaguardie europee frequentate a Parigi.


I suoi quadri, dall'atmosfera così straordinariamente poetica , sognante e incantata, sono popolati da animali che volano, da amanti che si abbracciano in cielo, da angeli e da asini, da suonatori di violino.



Sono dipinti poetici, vere esplosioni di colore di potente forza espressiva, dove poesia e pittura sembrano abbracciarsi, fondersi in una stupefacente armonia.


BELLA E LA PICCOLA IDA

Da una parte la percezione della realtà (spesso tragica, drammatica), dall'altra la sconfinata fantasia, la leggerezza, l'amore, la metafora.

A PARIGI CON L'AMATA MOGLIE BELLA.

 " Voglio solo mettervi in guardia da ogni tendenza a imporre sia a questi notturni che ai quadri solari il senso di una mitologia arbitraria. Non svegliate il pittore!
Sogna e il sogno è sacro. Segreto. Avrà sognato la sua pittura e la sua vita. La sua notte è il mondo, in cui porta la sua luce."

L.Aragon




" Mia soltanto è la patria della mia anima: Vi posso entrare senza passaporto e mi sento a casa; essa vede la mia tristezza e la mia solitudine ma non vi sono case : furono distrutte durante la mia infanzia, i loro inquilini volano ora nell'aria in cerca di una casa, vivono nella mia anima."

Marc Chagall


" LA MUCCA CON L'OMBRELLO" 1946

" Tu piccola mucca, nuda e crocifissa, tu sogni in Paradiso. Il coltello lampeggiante  ti ha fatto salire in cielo."

Marc Chagall

" BELLA CON LIBRO E VASO DI FIORI " 1926



"Se creo qualcosa usando il cuore, molto facilmente funzionerà; se invece uso la testa sarà molto difficile."

Marc Chagall


P.S. Le foto dei dipinti sono tratte da Internet poichè all'interno della mostra era proibito fotografare.

giovedì 15 gennaio 2015

ANNO NUOVO, CAPPELLO NUOVO !

" Salutiamo insieme questo nuovo anno che invecchia la nostra amicizia senza invecchiare il nostro cuore"

Victor Hugo


E' tradizione, in quasi tutta Italia, ma anche in altre parti del mondo, dare il benvenuto all'anno nuovo disfandosi di qualcosa di vecchio.


Soprattutto al sud Italia è molto in uso questa pratica, a volte non proprio molto ortodossa, perchè si sostiene porti fortuna.


Ebbene, quest'anno anche io ho cercato di mettere in pratica questo consiglio.
Avevo un vecchio cappello, così malandato da prendersi il soprannome (da parte di mio marito) di " il coniglio", perchè morbido e un po' pelosetto.
Però, che confortevole, nei giorni di vento e di pioggia oppure di neve !


Ma, onestamente, ha fatto il suo tempo. Però io sono una che si affeziona perfino alle cose e fa quindi fatica a disfarsene. Praticamente conserverei tutto.


Ma con il dovuto coraggio, sono entrata nel più bel negozio di cappelli della città e ho cercato di trovare un degno sostituto.


L'ambiente, molto british, mi è piaciuto tanto, così tanto che ho chiesto ed ottenuto di poter scattare delle foto.


Forse, la scelta maggiore riguarda i cappelli da uomo, ma è cosa di poca importanza visto che oramai molti modelli sono praticamente unisex.


Tutta l'ambientazione, foto retrò comprese, è molto convincente e la scelta molto varia.


Nell'aria un leggero profumo di colonia rende ancora più invitante l'approccio verso nuovi modelli e verso tessuti diversi.


Alla fine, ecco i miei preferiti : un cappello a cloche anni 20 ed un classico, (un po' maschile, ma di grande stile) Borsalino.


Allora ricordando che "Two is better than one" ho comperato entrambi.



Ma mio marito non sa che il vecchio "coniglio" esiste ancora, alla faccia dell'anno nuovo!




E, che sorpresa, se forse lunedì arriverà la neve. :-) Chissà. . . !