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domenica 30 dicembre 2012

CANDELE : MAGICHE ATMOSFERE.

VETRINA DI GRAN CLASSE SOTTO LA BASILICA PALLADIANA.

Ecco qua un terrestre, effimero paradiso per piccoli piaceri.
In bella esposizione, sopra ad un antico macchinario di orologio, profumi e candele di ogni tipo, per ogni gusto.
Le candele sono una mia passione, mi piacciono troppo, se così si può dire. . .
Secondo me, creano atmosfere di incanto, di magia, di festa.
Al traballare di una fiamma tutto diventa più morbido, i visi più espressivi, le conversazioni più confidenziali. Magari stringendo tra le dita un calice di vino rosso. . .
E tutto intorno sa di buono, del profumo che più ci piace.
Nella stagione fredda una candela accesa non solo profuma la casa ma la rende anche più confortevole, più accogliente.
E come musica di sottofondo : "come on baby, light my fire". Ovviamente. . . !

AL PROFUMO DI ANICE E SPEZIE.


COME UN VASO DI MARMELLATA


LA CASETTA DI ZUCCHERO


ATMOSFERA DA ANTICO MANIERO.






venerdì 28 dicembre 2012

RENNE E CERVI SUPERSTARS !

AUGURI VIA WEB.


Dalla tradizione nordica abbiamo adottato renne e cervi per allietare il nostro inverno.
Ormai sono presenze ricorrenti nelle nostre case e ci parlano di inverni rigidi e difficili del Nord, ma anche ci trasportano in un immaginario favoloso.
Infatti le renne sono legate alla leggenda  di Babbo Natale, secondo la quale, proprio loro trainerebbero la slitta,  nella Notte Santa.
Così molte famiglie, dove possibile, preparano, oltre alla classica tazza di bevanda calda per Babbo Natale, anche  un po' di fieno o un po' di paglia  per le renne. Che in quella notte si affaticano così tanto !
Insomma la renna è diventata uno dei simboli più amati della tradizione natalizia ed invernale.
Ed ora le abitazioni di  Verona o Firenze o Milano hanno qualcosa in comune, negli arredi, con quelle di Oslo o con  le baite di Megeve.
Una renna ci unisce !

SOPRA LA STUFA DI PIETRA OLLARE.

RENNA E SCIATORE DI MODERNARIATO.
LEGGERE TRASPARENZE E PESANTE GHISA.

TROFEO DI CACCIA E PIATTO BARBOTINE.

IL MAGNETE SUL FRIGORIFERO.




SNELLE RENNE IN LEGA D'ARGENTO.


BISCOTTI DI PASTA FROLLA : GOLOSE RENNE CON MUSO E ZAMPE DI CIOCCOLATO.

domenica 23 dicembre 2012

BUON NATALE . . .

(foto Wikipedia) PSEUDO PIER FRANCESCO FIORENTINO : COPIA DELLA NATIVITA' DI FILIPPO LIPPI.



                  Dipinto conservato nella "Cappella dei magi" di Palazzo Medici Ricciardi a Firenze.

TRADIZIONI NATALIZIE : IL CANTO DELLA STELLA.

UN MOMENTO DI RISTORO A DUE GRADI SOTTO LO ZERO.

Il canto della Stella è un rituale di questua di antica tradizione,  ancora oggi praticato, specialmente nel Nord Italia.
 Partecipano anche i giovani e sono tutti volontari che, passando di casa in casa, raccolgono offerte a favore della comunità parrocchiale.
Portano appresso una stella luminosa, di ferro o legno, di buon augurio, cantando tradizionali canzoni natalizie.
Di tanto in tanto si fermano ( visto il freddo mi sembra doveroso ) per ristorarsi e bere magari una bevanda calda presso le famiglie che sono disposte ad offrire loro qualcosa.
Generalmente cioccolata calda, qualche tisana, vin brulè, qualche dolcetto o biscottino.
E poi di nuovo a cantare. . . 
Penso che siano momenti di condivisione e di calore umano che sia bene sostenere affinchè non vadano perduti.

 KOURABIEDES :  PREPARATI PER I CANTORI DELLA STELLA.


RICORDO DELLE VACANZE IN GRECIA.

KOURABIEDES : RICETTA

500 g. farina   2 tuorli d'uovo   250 g. burro   mezza bustina di lievito per dolci   150 g.zucchero a velo   150 g. mandorle tritate a farina   buccia di arancia grattugiata   ouzo o acqua di fior d'arancio o liquore all'anice    pizzico piccolissimo di sale.

Si sbatte bene il burro morbido con lo zucchero, poi si aggiungono i tuorli, poi la farina setacciata con il lievito , poi ancora le mandorle tritate finemente, il sale, l'ouzo e la buccia di arancia.
 Si forma con le mani un impasto compatto ma morbido da cui si ricavano piccole palline. Si schiacciano un po' e si distribuiscono sulla leccarda da forno ricoperta di carta forno.
Si infornano a 180 gradi per circa 20 minuti. Non devono scurire.
Una volta raffreddati, si spolverizzano con abbondante zucchero a velo.
Ottimi : croccanti fuori, morbidi dentro.

ANEDDOTO :
Durante la seconda guerra mondiale i greci chiamavano KOURABIEDES i nostri soldati italiani.
Perchè all'apparenza duri ma, in realtà, dal cuore tenero.
Bello, vero ?

sabato 22 dicembre 2012

" GESU' BAMBINO PICCINO PICCIO' "

 GESU' BAMBINO DI PORCELLANA

"Lui stava lì seduto nel giardino
ed era quasi nudo e piccolino
da dove era venuto non lo so
era normale che lui fosse lì
aveva un occhio nero e un occhio blu
bambino mio, bambino oh

IL CARTONCINO DELLA NONNA ELVIRA DELLA NOVENA DI NATALE.

Sembrava primavera ed era inverno
e c'erano dei fiori tutto intorno
doveva essere buio e c'era luce
e tutto quello che mi piace
aveva un occhio nero e un occhio blu
bambino mio, bambino oh

ACQUASANTIERA CON GESU' BAMBINO - CERAMICA DI SANTO STEFANO DI CAMASTRA


Mi sono seduto in terra lì vicino
ed era lui mio padre e lui mio figlio
ho parlato di cose che non so
di cose che non ho saputo mai
aveva un occhio nero e un occhio blu
bambino mio, bambino oh"

" Bambino Io, Bambino Tu " di Zucchero Fornaciari.



BIGLIETTO DI AUGURI : PARTICOLARE DEL DIPINTO "L'ADORAZIONE DEI PASTORI" DI DOMENICO GHIRLANDAIO (1483) FIRENZE CAPPELLA SASSETTI


ANTICO GESU' BAMBINO DI CERA.

giovedì 20 dicembre 2012

NON SOLO STELLE DI NATALE. . .IN SERRA C'E' UN NATALE TUTTO FIORITO.

TRADIZIONALI STELLE DI NATALE E AMARILLIS ANCORA IN BOCCIO.

L'altro pomeriggio sono passata in serra per comperare alcune candele. Per me è sempre piacevole andarci, stare in mezzo ai fiori mi appaga.
C'era un trionfo di rosso, colore per eccellenza della tradizione natalizia.
C'erano distese di stelle di Natale, ma anche di ciclamini e di piante con le bacche rosse che creavano un'atmosfera molto festosa.
Però a me personalmente, piace tanto anche il "Bianco Natale", che sa di neve, di candore, di purezza.
Infatti , in questo periodo, la mia pianta preferita è l'elleboro, bianco naturalmente.
Anche l'amarillis mi affascina molto, cosi spilungone con quell'enorme, incantevole fiore.
 Poi c'erano delle piccole, piccole piantine tempestate di minuscoli fiorellini bianchi, assai graziose veramente. Molto delicate.
E poi ancora, i cavoli ornamentali che nella tradizione francese vanno alla grande. Sono una mia passione. Mescolati a bacche e a fiori rossi sono bellissimi.
E il calicanto, così stilizzato, dal profumo soave.
In fondo alla serra, non ho potuto non incantarmi davanti a una serie di agrumi in fila, con i loro frutti colorati, con quel profumo inconfondibilmente mediterraneo.
Mi sarei portata a casa un carretto pieno di tutto un po' ma, conto salato a parte, dove potrei mai mettere tutta questa roba? Fin da piccola mi hanno insegnato che non si possono avere gli occhi più grandi della pancia. . .
Ma almeno è stato un bel vedere , un'esplosione di colore e di festa. E poi la mia candela ha un delizioso profumo. . .
CAVOLI ORNAMENTALI E SOLANUM DALLE BACCHE VARIOPINTE.

Magari ci torno perchè un fiore è sempre un regalo gradito a tutti, è sempre un gentile pensiero.

PICCOLE THUJE E SKIMMIE DALLE BACCHE AMARANTO.



LA DELICATA E RAFFINATA BELLEZZA DELL'HELLEBORUS NIGER (SI CHIAMA COSI' PERCHE' LE SUE RADICI SONO NERE )

ARANCI, POMPELMI, BERGAMOTTI, MANDARINI, LIMONI : TRIONFO MEDITERRANEO.


mercoledì 19 dicembre 2012

LUNGO IL FOSSO. . .

" Sangiuto, sangiuto,
la rana sul fosso
la bissa par sora
sangiuto va fora "

Filastrocca dialettale di scongiuro contro il singhiozzo, in veneto detto "sangiuto".

COLORI DI DICEMBRE : SEMBRANO I COLORI DEL CANALETTO.




Mi sono sempre piaciuti i fossati e gli stagni. Sono un microcosmo poco appariscente, ma non per questo, poco importante.
Da piccola andavo con i cani  e un mio amichetto (davvero di nome Pierino) a raccogliere giunchiglie, a pescare girini.
Li mettevamo in barattoli  di vetro con l'acqua e ci piaceva fermarci  ad osservarli.
Dopo qualche giorno però ci facevano pena e allora li ributtavamo nel fosso.
Nelle sere di giugno, toccava la stessa sorte anche alle lucciole, ma queste erano così belle quando accendevano il loro lumicino, che ci veniva pietà. Così la loro prigionia durava solo qualche ora.
Gran rispetto invece per le farfalle, per via di quella loro fragilità. Ci pareva troppo crudele accalappiarle.
Lungo i fossi c'era un mondo da scoprire e poi, cosa non trascurabile, era proprio il fosso il posto più adatto per fare le polpette di fango.
Sono ricordi lontani a cui penso con molta tenerezza.

IL GIALLO DEI SALICI SELVATICI.
"Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa, non è il tulipano
che ti fan veglia all'ombra dei fossi
ma son mille papaveri rossi"

da "La guerra di Piero" di Fabrizio De Andrè




" . . . udia tra i fieni allor allor falciati
da' grilli il verso che perpetuo trema,
udiva dalle rane  dei fossati
un lungo interminabile poema. . .

Romagna solatia, dolce paese
cui regnarono Guidi e Malatesta;
cui tenne pure il Passator cortese,
re della strada, re della foresta."

da "Romagna a Severino" di Giovanni Pascoli.



martedì 18 dicembre 2012

MAGIE DI INVERNO.

COSI' FRAGILE, COSI' RESISTENTE. . .


Venerdì mattina, quando mi sono alzata, ho trovato tutto bianco e ancora nevicava.
Poi, nell'arco della giornata, la neve si è tramutata in pioggia, andando via via  sciogliendosi.
Ma, al risveglio, il paesaggio era incantato, bianco e puro,  come solo la neve sa creare.
Ma ho provato la tenerezza più grande, ammirando questi piccoli, fragili boccioli di rosa che con tenacia incredibile, resistevano alla neve e al gelo.
Sembrava un controsenso, una  incredibile contraddizione, eppure era poesia pura.
Era talmente una magia che, pur non essendo esperta di fotografia, ho cercato ugualmente di fermare quell'attimo così fugace e così bello.
La Natura può sempre stupirci.
Sta a noi riuscire a cogliere la sua magnificenza anche nei dettagli più piccoli.

CESPUGLIO DI "LAVANDER DREAM" : BACCHE, BOCCIOLI E NEVE.


venerdì 14 dicembre 2012

CAFFE' ALL' ITALIANA.

CRISTALLI E DELIZIE. . .


"Natale nel tepidario
lustrante, truccato da fumi
che svolgono tazze, velato
tremore di lumi oltre i chiusi
cristalli, profili di femmine
nel grigio, tra lampi di gemme
e screzi di sete. . . "

da CAFFE' A RAPALLO di Eugenio Montale.


UNA SALETTA DEL CAFFE' FLORIAN


"La nebbia rosa
e l'aria dei freddi vapori
arruginiti con la sera,
il fischio del battello che sparve
nel largo delle campane.
Un triste davanzale,
Venezia che abbruna le rose
sul grande canale.

Cadute le stelle, cadute le rose
nel vento che porta il Natale.

NATALE AL CAFFE' FLORIAN di Alfonso Gatto.

PIOVIGGINA, E' NOTTE MA ANCORA SI FA MUSICA. . .

martedì 11 dicembre 2012

CHRISTMAS PREPARATIONS. . . SI APRONO GLI SCATOLONI.



"Ho sempre pensato alla mia casa come ad un rifugio sicuro e lieto, tanto lieto che sembrava che lì fosse molto spesso Natale. La mia casa e la mia famiglia sono abbinate, nel mio cuore, all'idea del Natale. E nella casa dei cento Natali io ho vissuto serena, nonostante le difficoltà,  fino al giorno dell'apocalisse, quando la cattiveria umana è venuta a frantumare tutte le certezze , in una volta sola, un qualsiasi giovedì di marzo."

da "La casa dei cento Natali" di Maria Fida Moro.

 SCATOLONE CON GLI ADDOBBI DELL'ALBERO.

Si aprono gli scatoloni ed è festa. Perchè gli addobbi tenuti in garage per un anno, all'improvviso prendono vita, ripresentandosi con la propria storia.
Infatti non sono confezioni di serie, tanto per riempire l'albero, ma piccoli personaggi, palline colorate, perfino bigliettini che per noi sono significativi.
Sono stati regalati da persone care oppure comperati durante un viaggio, anche ai mercatini di beneficenza e dell'usato. Come il piccolo babbo Natale di plastica anni 60, comperato alla "Cooperativa Insieme", o l'angelo di pezza cucito dai volontari.
La stessa cosa vale anche per il presepe, dove qualche resto prezioso (religiosamente conservato) di quello dei nonni si mescola a personaggi di recente acquisizione.
Perchè passato e futuro sempre si mescolano ed è grazie alle radici che spuntano germogli nuovi. Forse è proprio questo il bello della vita. Anche il bello del Natale.

ANGIOLETTO PASTICCERE.


ANGIOLETTO DI PASTA AL SALE.


BABBO NATALE VINTAGE.


RUSTICA RENNA DI LEGNO.

 BREZEL
E adesso andiamo a fare il presepe. . .

domenica 9 dicembre 2012

CHRISTMAS PREPARATIONS. . . INIZIANO LE GRANDI MANOVRE !

SULLO SFONDO LA SPLENDIDA BASILICA PALLADIANA.

Nonostante il freddo intenso, stamattina la piazza era gremita per il mercatino dell'antiquariato. C'era aria di fermento, di festa, di atmosfera prenatalizia.
E infatti ogni anno, l'8 dicembre, anche nella mia famiglia, è consuetudine che abbiano inizio i preparativi per il Natale.
Seppure contestata, resto sempre recidiva nella mia scelta dell'albero di Natale : un pino vero dai rami pungenti e dal forte odore di resina. Profumo pungente e balsamico.
E' nei miei ricordi di bambina e per questo, forse, non riesco a rinunciarci.
Per me, è l'odore del Natale, un po' come quello della zuppiera fumante con i tortellini in brodo di cappone, o il profumo del panpepato.
Insomma, le tradizioni sono tradizioni ma, ancor più, i ricordi sono ricordi indelebili, avvolti tra tenerezza e nostalgia.
 Per questo non  si possono cancellare come se niente fosse.
Anzi, facendone tesoro, possono servire a costruire momenti felici per le persone che amiamo.
 Allora, tutto può avere inizio. . .

 L'ABETE : PROFUMO DI RESINA, PROFUMO DI BOSCO.



TORTA DI CIOCCOLATO E SPEZIE PER L'8 DICEMBRE.


LA CASA SA DI BUONO CON LA CANDELA "AUNT SADIE'S"

lunedì 3 dicembre 2012

WONDERFUL PUNTA SAN VIGILIO . . .

COLORI SMORZATI DI STRUGGENTE BELLEZZA.


PASSEGGIATA PIED DANS L'EAU

Il lago, per quante volte lo si veda, non è mai la stessa cosa. Muta sempre, cambia riflessi perfino di ora in ora.
Fuori stagione, poi,  è tutta un'altra cosa.
Il lago, in un giorno di cielo coperto come questo, è una visione quasi monocromatica nella tonalità polverosa del grigio-azzurro.
Appare così in tutta la sua diafana bellezza, pervaso da una dolcezza malinconica.
Sicuramente di grande suggestione.
Niente chiasso, niente confusione, poche persone  e suoni quasi esclusivamente di Natura.
Come il verso degli uccelli,  lo sciabordio dell'acqua, il fragile cadere delle foglie.
E poi, quella leggera foschia, quella lieve nebbiolina a sfumarne i contorni, lo rendono un luogo fascinoso. Ad alto tasso di romanticismo. Un luogo da innamorati.

LE CALDE SFUMATURE DELLA PIETRA.



UN VECCHIO ALBERO STRUTTURATO A PERGOLA.


LA STUPENDA LIMONAIA DI VILLA GUARIENTI.

VILLA GUARIENTI RISALENTE AL XVI SECOLO.


IL GRIGIO-VERDE DEGLI ULIVI


UN PIACEVOLE INCONTRO.