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lunedì 29 aprile 2013

IL MERLO FRITZ.

"Su e giù, va e viene sempre inquieto
fruga e becca fra gli spini: qua un seme , là una goccia ed una foglia
senza che di mangiare abbia gran voglia
senza sapere se voli o se cammini.
Somiglia alle ragazze più vivaci:
le tieni ferme solo con i baci"
Corrado Govoni




Nel mio giardino scorazzano tanti uccellini, perlopiù passeri, stornelli, tortore, merli. Ma c'è un merlo che mi sembra essere particolarmente affezionato a questo luogo. Secondo me si è addirittura un po' addomesticato. O forse mi piace pensare che sia così. Compare all'ora della colazione e aspetta le briciole, viene vicino alle portefinestre, non vola via impaurito quando mi muovo in giardino. Anzi a volte sembra volermi fare compagnia, saltellando qua e là. Ed è sempre pronto quando getto pezzetti di pane, bucce di formaggio, il grasso del prosciutto. Forse sarà un merlo buongustaio o forse sarà un merlo fiducioso ed ottimista. Comunque sia, io riesco a riconoscerlo e gli ho dato pure un nome:  Fritz. In famiglia mi prendono in giro  e mi dicono che ho le traveggole. (Forse però mia figlia un po' ci crede). Ma poi, chi se ne importa! Tutte le sere, al tramonto , sulla cima più alta del ginkgo biloba, questo merlo fischiettante si esibisce in un breve concertino, prima di rifugiarsi nel suo nido tra l'edera. Insomma, giusto un saluto di buonanotte. Noi ci capiamo e va bene così.

"Sono gli uccelli naturalmente le più liete creature del mondo.Non dico ciò in quanto se tu li vedi o li odi, sempre ti rallegrano; ma intendo di essi medesimi in sè, volendo dire che sentono giocondità e letizia più che alcuno altro animale"
"Elogio agli uccelli" da "Operette morali" di Giacomo Leopardi.


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