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lunedì 8 settembre 2014

GIORNI SICILIANI

" Ogni tanto dall'Africa giungeva un veloce vento di fuoco, il temuto vento del Sud : le piazze si arroventavano in tal modo che i bambini scalzi, uscendo di casa al mattino, si bruciavano le calcagna e mandavano un grido, come se corressero sui mattoni di un forno. . . Tre giorni durava il vento del Sud, poi cadeva; e arrivava lo scirocco.  Lo scirocco era meno furente, ma più sottile nel tormentare gli uomini."

Tratto da " Gli anni perduti" di Vitaliano Brancati


NOBILDONNA SICILIANA ?



" Si dice che un siciliano, ovunque si trovi, finisca sempre per parlare della sua isola"


DELIZIOSO PARTICOLARE DEL CLASSICO LETTO SICILIANO IN FERRO BATTUTO.

Ci credo, eccome!  Come si conosce il mal d'Africa, si può forse anche parlare di mal di Sicilia?  Cioè di quella sottile malinconia, di quella struggente nostalgia che si insinua tra le pieghe dell'anima, dal momento del distacco.

TRA TAMERICI ED AGAVI


Quando vengo qui, pur non essendo siciliana, so già che soffrirò al momento di ripartire. Immaginarsi un siciliano!
E' una terra che prende, questa, che sa catturare, con i suoi contorni forti, mille contraddizioni, mille volti diversi.

SPETTACOLARE MODICA !


Qui la Storia è a portata di mano, ma anche la terra, il cielo, il mare si fanno sentire prepotentemente.



Questi palazzi di Modica parlano da soli. Nobiliari e decadenti, offrono uno spettacolo di opulenza ed indifferenza, di splendore e di rovina al tempo stesso.


Costruiti con i materiali del luogo, come l'arenaria e la pietra pece, hanno un fascino indiscutibile.



Tutta Modica è da ammirare. Qui il barocco siciliano è un capolavoro a cielo aperto.



In un intrigo di viuzze, scalinate, case addossate le une alle altre e ricchi palazzi, si giunge, infine, alla Cattedrale di San Giorgio.



Con la sua maestosa facciata a torre, è un trionfo del Barocco siciliano. Non per nulla risulta inserita nella Lista Mondiale dei Beni dell'Umanità dell'UNESCO.



All'interno della chiesa, sebbene stanchi ed accaldati, rivolgendo lo sguardo verso l'alto, perdendosi in tutto quel celestiale azzurrino, sembra subito di ritrovare frescura e pace.


Mentre, all'uscita, sotto un sole appena un po' smorzato, ci invade un inebriante profumo di gelsomino. Che ci rimette subito in corsa, pronti a visitare nuove meraviglie. . . 

2 commenti:

  1. La Sicilia: una terra bellissima dalle mille sfumature. Scriveva Goethe nel suo "viaggio in Italia" che «La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l'unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra...chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita».

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  2. Eh già! E' la mia regione preferita (assieme alla Toscana), anche se tutta l'Italia è bella.

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