Translate

mercoledì 19 dicembre 2012

LUNGO IL FOSSO. . .

" Sangiuto, sangiuto,
la rana sul fosso
la bissa par sora
sangiuto va fora "

Filastrocca dialettale di scongiuro contro il singhiozzo, in veneto detto "sangiuto".

COLORI DI DICEMBRE : SEMBRANO I COLORI DEL CANALETTO.




Mi sono sempre piaciuti i fossati e gli stagni. Sono un microcosmo poco appariscente, ma non per questo, poco importante.
Da piccola andavo con i cani  e un mio amichetto (davvero di nome Pierino) a raccogliere giunchiglie, a pescare girini.
Li mettevamo in barattoli  di vetro con l'acqua e ci piaceva fermarci  ad osservarli.
Dopo qualche giorno però ci facevano pena e allora li ributtavamo nel fosso.
Nelle sere di giugno, toccava la stessa sorte anche alle lucciole, ma queste erano così belle quando accendevano il loro lumicino, che ci veniva pietà. Così la loro prigionia durava solo qualche ora.
Gran rispetto invece per le farfalle, per via di quella loro fragilità. Ci pareva troppo crudele accalappiarle.
Lungo i fossi c'era un mondo da scoprire e poi, cosa non trascurabile, era proprio il fosso il posto più adatto per fare le polpette di fango.
Sono ricordi lontani a cui penso con molta tenerezza.

IL GIALLO DEI SALICI SELVATICI.
"Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa, non è il tulipano
che ti fan veglia all'ombra dei fossi
ma son mille papaveri rossi"

da "La guerra di Piero" di Fabrizio De Andrè




" . . . udia tra i fieni allor allor falciati
da' grilli il verso che perpetuo trema,
udiva dalle rane  dei fossati
un lungo interminabile poema. . .

Romagna solatia, dolce paese
cui regnarono Guidi e Malatesta;
cui tenne pure il Passator cortese,
re della strada, re della foresta."

da "Romagna a Severino" di Giovanni Pascoli.



Nessun commento:

Posta un commento