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lunedì 12 marzo 2012

LETTERA AD UNA AMICA

Cara Marghe,
le cene a casa tua, lo sai,sono sempre memorabili. Perchè la casa è di grande charme, perchè la cucina è ottima, ma soprattutto perchè voi ci siete tanto cari.Gli amici devono essere così: veri, sinceri, autentici. Forse proprio per questo, durante l'ultima cena, è capitato di toccare argomenti, diciamo , delicati. In una società dove parole come sofferenza e morte sono tabù e , al contrario, si inneggia al mito dell'eterna giovinezza, risulta raro e difficile parlare di questo. Ma tu, che per la tua professione, più spesso di altri ,vieni a contatto con queste problematiche, forse avevi un gran peso dentro e ti è venuto naturale esternarlo.
E se è vero che, sentita la casistica, siamo tornati a casa non proprio euforici, è altrettanto vero che l'amicizia serve proprio a questo, cioè a CONDIVIDERE. Nel bene e nel male. Tante volte abbiamo scherzato e riso, ma non sempre va così. Proprio come la vita che è fatta di alti e bassi ma, come dice Vecchioni "però che gran cosa è!" Ciò che conta, secondo me, è esserci, fare del nostro meglio e continuare a nutrire un senso di speranza, Ognuno lo cerca dove e come può, ma l'amicizia è di aiuto in tutto questo. Ecco perchè è così cara e preziosa. E per noi porta il vostro nome perchè con voi, comunque sia, stiamo sempre bene e vi consideriamo SPECIALI. Un abbraccio. A presto.
                                                                                                                               Rita

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