". . . la luce cade sbieca dal cielo, più morbida e pastosa, e le prime nebbie velano
la durezza degli spigoli e sfumano i contorni delle cose. . . "
da " Quasi una preghiera " di Adriana Zarri
Siamo a Dicembre, il giardino si sta predisponendo al lungo sonno invernale ma, ancora, alcune intrepide roselline cercano di sbocciare.
Nonostante la pioggia insistente di questi giorni, nonostante qualche umida nebbia, il colore acceso dei loro petali spezza il grigiore oramai quasi totale.
C'è ancora un po' di lavoro da fare in giardino.
Bisogna rastrellare le ultime foglie cadute, potare alcune piante, ripararne altre con pacciamatura di foglie e paglia, preparare la mangiatoia con riso e pezzettini di frutta, dolci e lardo per sfamare gli uccellini.
Ma oramai il tempo per stare fuori è finito, infatti dopo un po', infreddoliti, si rientra volentieri in casa.
Per questo ho preferito cogliere questi pochi fiori rimasti per portarli dentro casa, così almeno mi rallegrano la vista. Altrimenti, sotto la pioggia, sarebbero presto marciti.
Le rose mi piacciono proprio perchè fioriscono per lungo tempo. Praticamente da Maggio fino a Natale. Pochi fiori sanno essere così generosi.
Per mantenere a lungo un mazzo di rose bisogna recidere ogni tanto una parte di gambo e cambiare l'acqua ogni giorno. Diligentemente cerco di ricordarmene.
Ma quando proprio non trovo più rose in giardino, tento di consolarmi con qualche ramo di viburno. Pianta meno appariscente ma pur sempre aggraziata con quei fiorellini bianchi e quelle piccole bacche color inchiostro.
Anche i bianchi fiorellini dell'Iberis sono carini e mescolati alle rosse bacche della Nandina fanno subito Natale.
Insomma, sebbene l'inverno sia dietro l'angolo, il giardino sa ancora offrire qualche piccolo incanto. Non sottovalutiamolo!
la durezza degli spigoli e sfumano i contorni delle cose. . . "
da " Quasi una preghiera " di Adriana Zarri
Siamo a Dicembre, il giardino si sta predisponendo al lungo sonno invernale ma, ancora, alcune intrepide roselline cercano di sbocciare.
Nonostante la pioggia insistente di questi giorni, nonostante qualche umida nebbia, il colore acceso dei loro petali spezza il grigiore oramai quasi totale.
C'è ancora un po' di lavoro da fare in giardino.
Bisogna rastrellare le ultime foglie cadute, potare alcune piante, ripararne altre con pacciamatura di foglie e paglia, preparare la mangiatoia con riso e pezzettini di frutta, dolci e lardo per sfamare gli uccellini.
Ma oramai il tempo per stare fuori è finito, infatti dopo un po', infreddoliti, si rientra volentieri in casa.
TRA I BARATTOLI DELLA CUCINA |
Per questo ho preferito cogliere questi pochi fiori rimasti per portarli dentro casa, così almeno mi rallegrano la vista. Altrimenti, sotto la pioggia, sarebbero presto marciti.
ULTIMI BOCCIOLI DI "LITTLE WHITE PET" |
Le rose mi piacciono proprio perchè fioriscono per lungo tempo. Praticamente da Maggio fino a Natale. Pochi fiori sanno essere così generosi.
Per mantenere a lungo un mazzo di rose bisogna recidere ogni tanto una parte di gambo e cambiare l'acqua ogni giorno. Diligentemente cerco di ricordarmene.
Ma quando proprio non trovo più rose in giardino, tento di consolarmi con qualche ramo di viburno. Pianta meno appariscente ma pur sempre aggraziata con quei fiorellini bianchi e quelle piccole bacche color inchiostro.
Anche i bianchi fiorellini dell'Iberis sono carini e mescolati alle rosse bacche della Nandina fanno subito Natale.
Insomma, sebbene l'inverno sia dietro l'angolo, il giardino sa ancora offrire qualche piccolo incanto. Non sottovalutiamolo!
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