UN MOMENTO DI RISTORO A DUE GRADI SOTTO LO ZERO. |
Il canto della Stella è un rituale di questua di antica tradizione, ancora oggi praticato, specialmente nel Nord Italia.
Partecipano anche i giovani e sono tutti volontari che, passando di casa in casa, raccolgono offerte a favore della comunità parrocchiale.
Portano appresso una stella luminosa, di ferro o legno, di buon augurio, cantando tradizionali canzoni natalizie.
Di tanto in tanto si fermano ( visto il freddo mi sembra doveroso ) per ristorarsi e bere magari una bevanda calda presso le famiglie che sono disposte ad offrire loro qualcosa.
Generalmente cioccolata calda, qualche tisana, vin brulè, qualche dolcetto o biscottino.
E poi di nuovo a cantare. . .
Penso che siano momenti di condivisione e di calore umano che sia bene sostenere affinchè non vadano perduti.
KOURABIEDES : PREPARATI PER I CANTORI DELLA STELLA. |
RICORDO DELLE VACANZE IN GRECIA. |
KOURABIEDES : RICETTA
500 g. farina 2 tuorli d'uovo 250 g. burro mezza bustina di lievito per dolci 150 g.zucchero a velo 150 g. mandorle tritate a farina buccia di arancia grattugiata ouzo o acqua di fior d'arancio o liquore all'anice pizzico piccolissimo di sale.
Si sbatte bene il burro morbido con lo zucchero, poi si aggiungono i tuorli, poi la farina setacciata con il lievito , poi ancora le mandorle tritate finemente, il sale, l'ouzo e la buccia di arancia.
Si forma con le mani un impasto compatto ma morbido da cui si ricavano piccole palline. Si schiacciano un po' e si distribuiscono sulla leccarda da forno ricoperta di carta forno.
Si infornano a 180 gradi per circa 20 minuti. Non devono scurire.
Una volta raffreddati, si spolverizzano con abbondante zucchero a velo.
Ottimi : croccanti fuori, morbidi dentro.
ANEDDOTO :
Durante la seconda guerra mondiale i greci chiamavano KOURABIEDES i nostri soldati italiani.
Perchè all'apparenza duri ma, in realtà, dal cuore tenero.
Bello, vero ?
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