" C'era una volta un giovane ruscello
color di perla, che alla vecchia valle,
tra molli giunchi e pratoline gialle,
correva snello. . . "
Angiolo Silvio Novaro
Sono andata a cercare un anticipo di primavera concedendomi una breve visita al "Bosco di Dueville". Si trova nell'alta pianura vicentina, nella zona delle risorgive dove c'è una diffusa presenza di fontanili e di corsi d'acqua nascente.
In un pomeriggio di solicello, ho camminato in questo ambiente naturale, semplice ma sorprendente, tra poderi e stradine di campagna, tra boschetti di Ontano nero e siepi campestri, tra prati da sfalcio e fossati, dove non è neppure difficile incontrare qualche fagianella.
E poi qua e là piccole macchie di colore di fritillarie, di iris e giacinti selvatici, di primule e di violette. E' un ambiente di grande respiro, di pace e tranquillità. Da qui sembra che il mondo, con tutto il suo pulsare, sia distaccato e lontano.
Qui c'è un mulino, ci sono piccoli poderi e poche case coloniche fiere della loro semplicità. E proprio in una di queste proprietà ho raccolto un cesto di fiori di primavera che mi ha rallegrato l'anima. Vicino allo stagno la riva è punteggiata di colori, grazie a quei fiori e a quegli arbusti che, forse incoscientemente, sono i primi a fiorire : forsizie, viburni bondantese down, cydonie. E poi i classici narcisi che piantati in pochi bulbi, nel tempo si sono moltiplicati in numero incredibile.
E l'orto, che ha la forma dell'hortus conclusus, delineato da spalliere di meli, albicocchi e tralci di vite ora ancora spogli, durante la bella stagione offre verdure fresche e genuine. Infine, naturalmente, non può mancare un capitello votivo, segno di una tradizione religiosa molto radicata in questo territorio.
color di perla, che alla vecchia valle,
tra molli giunchi e pratoline gialle,
correva snello. . . "
Angiolo Silvio Novaro
UNO SCORCIO DELLO STAGNO |
Sono andata a cercare un anticipo di primavera concedendomi una breve visita al "Bosco di Dueville". Si trova nell'alta pianura vicentina, nella zona delle risorgive dove c'è una diffusa presenza di fontanili e di corsi d'acqua nascente.
NARCISI : ANNUNCIATORI DI PRIMAVERA. |
In un pomeriggio di solicello, ho camminato in questo ambiente naturale, semplice ma sorprendente, tra poderi e stradine di campagna, tra boschetti di Ontano nero e siepi campestri, tra prati da sfalcio e fossati, dove non è neppure difficile incontrare qualche fagianella.
FURTIVI INCONTRI |
E poi qua e là piccole macchie di colore di fritillarie, di iris e giacinti selvatici, di primule e di violette. E' un ambiente di grande respiro, di pace e tranquillità. Da qui sembra che il mondo, con tutto il suo pulsare, sia distaccato e lontano.
UN CESTO DI ALLEGRIA. . . |
Qui c'è un mulino, ci sono piccoli poderi e poche case coloniche fiere della loro semplicità. E proprio in una di queste proprietà ho raccolto un cesto di fiori di primavera che mi ha rallegrato l'anima. Vicino allo stagno la riva è punteggiata di colori, grazie a quei fiori e a quegli arbusti che, forse incoscientemente, sono i primi a fiorire : forsizie, viburni bondantese down, cydonie. E poi i classici narcisi che piantati in pochi bulbi, nel tempo si sono moltiplicati in numero incredibile.
UN'ESPLOSIONE DI COLORE. |
SEMPLICITA' E ORDINE. |
GALLINE FELICI, LIBERE DI RAZZOLARE. |
I COLORI DELLA PRIMAVERA. |
E l'orto, che ha la forma dell'hortus conclusus, delineato da spalliere di meli, albicocchi e tralci di vite ora ancora spogli, durante la bella stagione offre verdure fresche e genuine. Infine, naturalmente, non può mancare un capitello votivo, segno di una tradizione religiosa molto radicata in questo territorio.
UN CAPITELLO PER LA DEVOZIONE POPOLARE. |
Lei riesce ad esprimere, attraverso queste immagini deliziose, la bellezza semplice e spontanea della natura; sa cogliere il bello delle cose laddove altri non arriverebbero mai.
RispondiEliminaComplimenti
Grazie davvero dei complimenti. Le rispondo con parole non mie ma della Yourcenar . "Noi abbiamo una sola vita : se anche avessi fortuna, se anche raggiungessi la gloria, di certo sentirei di aver perduto la mia, se per un solo giorno smettessi di contemplare l'universo"
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